Maestro unico: solo su richiesta delle famiglie


 

Maestro unico solo a richiesta? Aprea apre...

E se la classe col maestro unico, anziché essere il modello ordinario, fosse attivata solo sulla base di specifiche richieste delle famiglie?  L'ipotesi è ora contenuta nella bozza di parere sul Piano programmatico per la scuola predisposta dalla presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, che sembra voglia tenere conto anche della posizione dell'opposizione che durante la discussione del decreto legge aveva presentato un puntuale emendamento.    Il documento, che sarà discusso ed approvato il prossimo 27 novembre, subordinerebbe il parere favorevole della Commissione al recepimento, da parte del Governo, di una serie di condizioni, tra le quali quella "che l'attivazione di classi affidate a unico docente, funzionanti per un orario di 24 ore settimanali, sia effettuata sulla base di specifiche richieste delle famiglie", e che alle classi funzionanti a tempo pieno siano in ogni caso "assegnati due docenti per classe".  Nel parere si affrontano anche altre questioni come quella del tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, per il quale si richiede che "siano ridotte le classi funzionanti con il tempo prolungato, in assenza di richiesta effettiva delle famiglie" (si fa qui riferimento al dato evidenziato dal dossier "Risparmi & Qualità" di Tuttoscuola: il tempo prolungato è organizzato oggi per 433 mila alunni, ma ne usufruiscono solo in 323 mila) e che "sia previsto l'aumento del numero minimo medio degli alunni per classe, e non quello del numero massimo". Elementi che apportano significativi miglioramenti al testo del piano programmatico, che come noto contiene punti di indubbia debolezza


Maestro unico solo a richiesta? Scrima (Cisl): parliamone...

Sono "condivisibili", secondo il sottosegretario al Miur Giuseppe Pizza, intervenuto nella seduta del 18 novembre, le condizioni poste dalla Aprea: "verranno tenute presenti e valutate favorevolmente dal Governo, ferme restando le economie di spesa che devono essere comunque mantenute".  La bozza di parere, elaborata dopo una lunga serie di audizioni, che hanno coinvolto anche i principali sindacati, ottiene una prima reazione positiva anche da parte del segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima, che la giudica "una buona base per la discussione che avverrà in Commissione", anche se auspica che "nel confronto con l'opposizione siano introdotti nel parere definitivo ulteriori elementi migliorativi, anche per quanto riguarda il versante della manovra finanziaria". Dopo di che, dice Scrima, l'Amministrazione dovrà tener conto del parere della Commissione in sede di stesura dei Regolamenti, "oggetto di confronto con il sindacato".  Confronto urgente che viene richiesto anche dal segretario generale della Uil-scuola, Massimo Di Menna, che ha posto sul tavolo dell'auspicato incontro tre questioni: gli effetti della manovra sui precari, l'impiego già dal 2009-10 dei risparmi destinati alla valorizzazione delle professionalità, le certezze sulle questioni del tempo scuola, degli organici e del maestro unico.  Insomma, il dialogo col governo potrebbe ripartire, per interposta Commissione...

(fonte: Tuttoscuola)

 

 

 

 
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