Educazione civica, giovani promossi


Fonte: Avvenire. Articolo di Paolo Ferrario del 29 novembre 2023. Bene il nostro Paese nel confronto con altre 21 nazioni nella fascia 13-14enni. Meglio le ragazze

Sono consapevoli del proprio ruolo di cittadini, che vogliono svolgere in maniera attiva, mettendosi di buon grado al servizio della comunità. Non mancano le sorprese positive, passando in rassegna i dati dell’indagine internazionale Iea Iccs 2022, i cui risultati sono presentati dall’Invalsi, che ne ha curato la realizzazione per l’Italia. Effettuato in 22 Paesi, è lo studio più ampio mai condotto sull’educazione civica e alla cittadinanza, che rileva in che modo gli studenti dell’ottavo anno (per l’Italia, la terza media), sono preparati al ruolo di cittadini. La ricerca ha coinvolto 82mila studenti, 40mila insegnanti e 3.400 dirigenti scolastici. Per l’Italia hanno partecipato 4.300 studenti, 2.100 insegnanti e 226 dirigenti scolastici. Il primo ambito riguarda la conoscenza delle istituzioni e dei sistemi civici, di principi quali libertà, equità, sostenibilità e solidarietà e della propensione alla partecipazione civica. Rispetto a una media internazionale di 508 punti, l’Italia raggiunge un punteggio di 523. Inoltre, più del 70% degli studenti italiani raggiunge almeno il livello B, in una scala da A (livello massimo) a D (minimo). Se gli studenti italiani ottengono buoni risultati nel confronto internazionale, a livello locale permangono significative differenze. Per quanto riguarda il livello A, le variazioni sono consistenti e vanno dal 21% del Sud e Isole al 43% del Nord Est. Di contro, se soltanto il 4% dei 14enni del Nord Est si colloca a livello D, nel Sud e Isole questa quota balza al 9%, più del doppio.

L’indagine Iea Iccs permette di confrontare i dati delle altre due rilevazioni (2009 e 2016). In media, a livello internazionale, i dati evidenziano un aumento della conoscenza civica tra il 2009 e il 2016 e una diminuzione di 13 punti tra il 2016 e il 2022. L’Italia dei 14enni tiene meglio di altri Paesi. E, quasi ovunque, la media del punteggio fatta registrare dalle studentesse è superiore a quello dei ragazzi. Nel nostro Paese, il divario è di 27 punti.

A marcare la differenza tra studenti, circa la conoscenza e l’impegno civici, è anche il numero di libri posseduti. L’indagine prende come riferimento 26 libri. Chi ne ha in casa meno, raggiunge una media di 477 punti (il 31% del campione), mentre chi in casa ha almeno 26 libri o più, arriva a 544 punti (69% del campione), di molto superiore alla media nazionale di 523 punti. Se la metà del campione italiano ha eletto la tv come principale fonte di informazione, il 29% si informa su Internet e il 21% legge i giornali (anche online), il 47% degli studenti di terza media dichiara di «discutere, almeno settimanalmente, con i genitori di questioni politiche e sociali».

La democrazia è ancora «la migliore forma di governo» per la grande maggioranza dei ragazzi. Mentre nella graduatoria sul “Sostegno degli studenti all’eguaglianza di genere”, l’Italia totalizza 56 punti, sopra la media Iccs di 52.




 
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