Percorsi di orientamento, dovranno essere di almeno 30 ore: la progettazione spetta al Collegio dei docenti


Fonte: La Tecnica della Scuola. Articolo di Lara La Gatta del 13 Ottobre 2023. Compete al Collegio dei docenti la progettazione dei percorsi di orientamento, da inserire all’interno del curricolo della scuola e da esplicitare nel Piano triennale dell’offerta formativa in fase di aggiornamento annuale del documento.

Il chiarimento è contenuto nell’allegato B della nota 2790 dell’11 ottobre 2023, con la quale sono state illustrate le funzionalità della piattaforma UNICA.

L’allegato B fornisce indicazioni al personale scolastico per l’attuazione delle Linee guida per l’orientamento di cui al D.M. 22 dicembre 2022 n. 328 e al punto 2) si occupa dei moduli di orientamento formativo.

I percorsi, avviati a partire dall’a.s. 2023/24, dovranno essere di almeno 30 ore per ogni anno scolastico in tutte le classi e gli anni di corso della scuola secondaria, sia di primo sia di secondo grado.

L’individuazione dei moduli di orientamento formativo deve coinvolgere tutti i docenti del singolo Consiglio di classe o di più Consigli di classe per progetti aperti a più classi, così come è opportuno che la loro realizzazione coinvolga il maggior numero di docenti proprio per favorire la condivisione e la partecipazione.

Oltre lo svolgimento dei percorsi di orientamento previsti per norma, è essenziale che nei processi di insegnamento di tutti i docenti, fin dalla scuola dell’infanzia e nel rispetto della libertà di insegnamento, vengano valorizzate esperienze che promuovano il protagonismo di studentesse e studenti. In tal modo l’orientamento non viene delegato ad alcuni docenti in alcuni momenti di transizione, bensì diviene parte integrante dei processi di insegnamento-apprendimento e assume valore pedagogico e didattico.

I moduli di orientamento formativo possono essere svolti lungo l’intero anno scolastico, senza la previsione di ore settimanali prestabilite, utilizzando gli strumenti di flessibilità didattica e organizzativa.

Nella scuola secondaria di secondo grado i docenti tutor e il docente orientatore possono fornire un apporto significativo, sempre in raccordo con il Collegio dei docenti, nella progettazione e nel monitoraggio dei percorsi di orientamento da attivare nell’istituto.

Nella scuola secondaria di primo grado e nelle prime due classi della scuola secondaria di secondo grado le attività possono essere svolte in orario curriculare o extracurriculare, anche valorizzando progetti sul tema dell’orientamento già in essere nell’istituzione scolastica.

Nelle ultime tre classi delle scuole secondarie di secondo grado le attività consistono in moduli curriculari di almeno 30 ore, da inserire anche nei PCTO. Tenendo conto del monte orario minimo stabilito per lo svolgimento dei PCTO (90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali), per garantire il successo di questa esperienza formativa, è opportuno non computare tutto il monte ore dei moduli di orientamento formativo in quello previsto per i PCTO.

All’interno delle 30 ore possono essere computate anche le attività svolte in modalità curriculare nell’ambito dei percorsi di orientamento di 15 ore, promossi dalle università e dagli AFAM, tramite sottoscrizione di specifici accordi con le istituzioni scolastiche.

La documentazione delle ore corrispondenti ai moduli di orientamento formativo avviene tramite apposite funzioni che saranno implementate nel SIDI per poi essere trasferite, per ogni studente e studentessa, all’interno dell’E-Portfolio orientativo personale delle competenze.



 
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