Ai nastri il concorso d'autunno


Fonte: Italia Oggi. Articolo di Alessandra Ricciardi e Jacopo Bennati del 3.10.2023. Obiettivo, 40mila assunzioni. Possibili 100mila candidati. Atteso per i prossimi giorni il via libera della Commissione Ue al bando per la selezione Pnrr

Atteso per i prossimi giorni, probabilmente in settimana, il via libera da parte della Commissione europea al bando di concorso per i primi 40 mila docenti che dovranno essere assunti secondo il nuovo percorso del Pnrr. Il regolamento, attuativo della relativa disposizione del Dpcm del 4 luglio scorso, è dunque già validata dalla Commissione, è all'esame di Bruxelles da alcune settimane. Ora che il Dpcm è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, serie generale del 25 settembre, manca solo il visto europeo per far partire il primo dei due concorsi previsti dal ministero dell'istruzione tra questo autunno e la prossima primavera.

Alla selezione d'autunno potranno partecipare tutti gli aspiranti docenti tra quanti sono in possesso dei 24 crediti formativi universitari conseguiti prima del 31 ottobre 2022 e coloro che hanno maturato almeno tre anni di anzianità di servizio dei quali almeno uno nella classe di concorso o tipologia di posto per il quale vuole concorrere. Le stime fatte in sede di Crui parlando di circa 100mila potenziali candidati.

Per entrambe le tornate non vi sarà alcuna prova preselettiva, ma si andrà direttamente a uno scritto e alla prova orale, successiva all'anno di tirocinio.

La prova scritta, come previsto, con un emendamento della maggioranza parlamentare in sede di conversione del cosiddetto PA bis ( dl n. 75/2023), consisterà per tutto il periodo di attuazione del Pnrr, e quindi fino al 2026, in un test con quesiti a crocette, volti all'accertamento delle conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull'informatica e sulla lingua inglese. Nulla quindi sulle discipline, che saranno verificate all'orale, prova questa finalizzata a accertare le conoscenze e le competenze «nella disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché le competenze didattiche e l'abilità nell'insegnamento anche attraverso un test specifico». La struttura sarà quella di una lezione simulata.I posti a bando per il primo concorso a regime saranno circa 40 mila: ai 30.216 posti di personale docente, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno, già autorizzati, si sommeranno le cattedre non coperte dalle immissioni in ruolo di quest'anno, che sono appunto circa 10 mila. La certificazione del nuovo contingente da aggiungere a quello già previsto è all'esame del Mef.

Il secondo concorso Pnrr, invece, sarà bandito in primavera e avrà caratteristiche analoghe; sarà però aperto anche a chi nel frattempo avrà conseguito almeno 30 dei 60 cfu previsti dalla nuova disciplina per avere l'abilitazione. I posti saranno quelli lasciati liberi dai pensionamenti che mediamente nell'ultimo periodo ammontano a circa 25 mila unità. Anche in questo caso è prevedibile che eventuali posti non coperti dal primo concorso possano essere aggiunti alla disponibilità del secondo.

Il target Pnrr prevede che entro il 2024 si assumano almeno 70 mila docenti con le nuove regole, ma non è da escludere che questo vincolo possa essere reso meno stringente. Per esempio prevedendo che, una volta avuta la certezza dei concorsi già banditi, si possa concedere una proroga per ultimare le procedure avviate. Una ipotesi questa che darebbe respiro alla macchina amministrativa e universitaria chiamata a formare e selezionare in tempi stretti un contingente di aspiranti docenti notevole, ben più alto di quello autorizzato per le assunzioni.



 
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