Mercoledì 23 febbraio 2022 – ore 15:00, presso L’Aula Magna dell’Istituto
comprensivo Immacolatine a Genova, si è svolto il Laboratorio
regionale di formazione di DiSAL Liguria sul tema “Il nodo della nuova valutazione alla primaria. Problemi,
prospettive e opportunità ad un anno dall’introduzione della nuova norma per la
valutazione degli studenti alla scuola primaria”.
Il momento di lavoro, tornato finalmente in
presenza dopo i lunghi mesi delle
conferenze on line, si è rivolto a dirigenti scolastici, a coordinatori
didattici e docenti collaboratori di direzione per offrire un approfondimento su
alcuni temi della gestione della scuola utili a traguardare la valutazione finale dell’anno scolastico e
ha raccolto una cinquantina tra presidi, coordinatori e docenti della primaria.
Il laboratorio metteva a tema alcuni interrogativi importanti a questo
punto dell’anno scolastico in cui si realizza la nuova modalità di valutazione:
”Quali i compiti del preside in questa fase di transizione? Quali elementi monitorare
per capire l’efficacia della riforma nella propria scuola? Come curare la
comunicazione con studenti e genitori? Come aiutare a leggere la nuova
valutazione per i docenti della scuola secondaria di primo grado?”
Paolo Maino Dirigente scolastico I.C. De
Amicis (Busto Arsizio – MI) ed Elena Cappai, Dirigente tecnico USR Piemonte
hanno ricostruito un percorso per favorire la risposta consapevole a queste
domande e per impostare il lavoro di valutazione della seconda parte dell’anno
scolastico. Era presente anche il Prof. Roberto Peccenini Dirigente tecnico USR
Liguria e Dirigente dell’Ambito Territoriale di La Spezia, che pur non entrando
nello specifico del tema , ha sottolineato il valore del momento valutativo nell’arco
dell’apprendimento e dell’attività didattica, non in senso meramente utilitaristico,
quasi a livello di compenso economico dello sforzo impegnato nello studio, ma
come fattore di crescita personale dell’allievo.
Paolo Maino ha avviato la sua
riflessione. rievocando l’aneddoto del nodo di Gordio, che avrebbe permesso a
chi lo avesse sciolto di conquistare l’Asia: secondo la tradizione Alessandro Magno
si ferma davanti al nodo, estrae la spada e lo taglia, scioglie il nodo e
adempie la profezia, ma si sottrae alla possibilità di comprendere i vari fili
di cui è fatta l’Asia. Per analogia , dopo i difficili anni della pandemia, c’è
ora un tempo prezioso per cominciare a riguardare a qualcuno dei fili del
nostro lavoro sulla questione valutazione senza cedere alla tentazione, spesso
comprensibile, di tagliare corto. Invece il riconoscimento della complessità
dell’intreccio dei fili (e dei contesti in cui ci troviamo a sbrogliarli e
conoscerli), rimanda al pacificante tema della gradualità. Se è vero che le
norme vanno applicate (ed in questo non ci siamo certamente tirati indietro),
concedersi il respiro della gradualità e del tempo necessario ad operare quella
trasformazione dello sguardo didattico che ci è richiesta dalla nuova
valutazione è un dovere di cura personale e professionale.
Sono state evidenziate alcune
criticità che sono emerse durante percorsi di formazione e nel dialogo con
altri dirigenti scolastici soci DiSAL e non solo. Tra le altre:
●
Descrittori
disomogenei nelle rubriche
●
Numero
eccessivo di indicatori
●
Appiattimento
dei risultati sul livello base o intermedio
●
Difficoltà
di comunicazione con studenti e/o famiglie
●
Poca
chiarezza nel passaggio della valutazione in itinere a quella finale
Perchè questi passaggi di
criticità? Un primo pensiero va alla complessità di un lavoro di revisione dei
curricoli, per adattarli - nelle progettazioni di classe - alla dimensione della scelta di specifici e puntuali
obiettivi di apprendimento più che alla visione olistica delle discipline, alla
quale eravamo avvezzi e che ha caratterizzato il percorso fino a qui.
Su tutti questi punti aleggia
per altro un tema fondamentale e strategico per i presidi di quelle scuole che
sono istituti comprensivi e che hanno quindi la giusta preoccupazione di
formare delle classi prime ‘medie’ omogenee e bilanciate tra di loro. Come
leggere i dati delle pagelle per i docenti della scuola secondaria di primo
grado? Come quindi sfruttare la valutazione come occasione di conoscenza e di
orientamento? Una ipotesi potrebbe essere quella di utilizzare il linguaggio
della certificazione delle competenze come elemento strategico e comune.
E’ stata presentata anche un’analisi quantitativa delle situazioni valutative di un campione di classi della primaria standard: l’osservazione dei dati è stata comparata ad alcune affermazioni che vengono ‘dal basso’, magari anche ‘dalla pancia’ di studenti o genitori ma che potrebbero anche essere obiezioni in cui anche docenti e dirigenti si ritrovano.
La prima obiezione “Non erano più chiari i voti?” Nonostante l’apparente semplificazione in realtà sappiamo benissimo quanto i numeri apparentemente oggettivi abbiamo un grado di forte soggettività da parte del docente giudicante. La nuova valutazione offre spazio per esplicitare e dare indicazioni di percorso.
La seconda critica: “L’appiattimento sui livelli tende a uniformare gli esiti della classe e allora dove vengono ‘i premi’ per chi fa di più, si impegna di più, o semplicemente riesce meglio in alcune materie per suoi talenti personali?” Infine una terza perplessità: ”tre o quattro indicatori per materia possono generale confusione nei genitori (e negli studenti) che leggono la pagella e soprattutto (quinta criticità sottolineata all’inizio) si fa spesso fatica a capire la correlazione tra voti in itinere e giudizi nelle pagelle infraquadrimestrali e finali.”
Elena Cappai si è quindi soffermata sulla discussione rispetto a questi dubbi e, in un ricco dialogo a cui hanno contribuito numerosi dei partecipanti, ha tracciato indicazioni di metodo per affrontare questa nuova pagina e portarla a compimento della prima tappa di quest’anno scolastico, nella prospettiva della crescita degli alunni.
Invito a Laboratorio DiSAL Liguria Mercoledì 23 febbraio ore 15 |
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Invito a Laboratorio DiSAL Liguria Mercoledì 23 febbraio ore 15 Il nodo della nuova valutazione alla primaria. Problemi, prospettive e opportunità ad un anno dall’introduzione della nuova norma per la valutazione degli studenti alla scuola primaria. ![]() |
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