Alternanza scuola lavoro: debutto del nuovo sistema formativo duale


Al via l'alternanza tra scuola e lavoro a misura di Jobs Act       
da IlSole24Ore – 14 gennaio 2016 di C. Tucci
Debutta in Italia il nuovo sistema formativo duale introdotto dal Jobs act. Per ora si parte con una sperimentazione biennale che consentirà, secondo le stime del ministero del Lavoro, a circa 60mila giovani del mondo dell'istruzione e formazione professionale (Iefp) di poter conseguire i titoli di studio attraverso l'attivazione di percorsi didattici rivolti ad apprendisti oppure di alternanza scuola-lavoro "rafforzata", di almeno 400 ore annue. Gli aspetti operativi della sperimentazione sono stati condivisi da tutte le Regioni, che ieri, a Roma, hanno firmato i protocolli d'intesa con il dicastero guidato da Giuliano Poletti: «Vogliamo rafforzare i contenuti di applicazione pratica nei percorsi di Iefp ha sottolineato il sottosegretario, Luigi Bobba con un doppio obiettivo: ridurre il tasso di abbandono scolastico, che oggi veleggia intorno al 17% a livello di media nazionale; e migliorare l'occupabilità dei ragazzi». Mediante l'apprendistato formativo e i percorsi di alternanza, realizzati anche in forma di impresa simulata, soprattutto per gli studenti al di sotto dei 15 anni, si potranno conseguire gli stessi titoli di studio acquisibili nei percorsi ordinari a tempo pieno: qualifica e diploma professionali, diploma di istruzione superiore, titoli di laurea triennale o magistrale, master e dottorato. L'impegno "on the job" diventa più stringente: considerate le 990 ore minime annue che devono costituire il percorso formativo (Dlgs 226/2005), la sperimentazione prevede infatti che almeno il 50% dell'orario dovrà essere svolto o in apprendistato, con contenuti di applicazione pratica non inferiori al 40 per cento dell'orario ordinamentale per il secondo anno e al 50 per cento per il terzo e quarto anno e per l'anno successivo finalizzato al conseguimento del certificato di specializzazione tecnica, o in alternanza anche attraverso tirocini curriculari. La sperimentazione viene finanziata con 87 milioni di euro l'anno (per due anni), che si aggiungono ai 189 la lefp, e ripartiti tra gli enti territoriali. «Si stanno studiando anche incentivi ad hoc per le imprese per contenere i costi derivanti dall'impiego di tutor aziendali evidenzia Salvatore Pirrone, dg per politiche attive e formazione del ministero del Lavoro -. Pensiamo di mettere sul piatto 24 milioni». Agevolazioni che si sommeranno a quelle già in vigore, e cioè l'azzeramento della retribuzione per la formazione in aula, l'abolizione del contributo in caso di licenziamento dell'apprendista e dello 0,30% per la formazione continua, e il dimezzamento, dal io% a15%, dell'aliquota di contribuzione per le imprese con più di 9 dipendenti. Soddisfatta l'assessore lombardo, Valentina Aprea: «Abbiamo fatto da apripista, e sono convinta che questa sperimentazione riqualificherà la filiera Iefp».
 
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