Scuola Europa/Inghilterra: valutare i docenti ogni 5 anni


UK, i laburisti ai professori: o vi aggiornate, o siete licenziati

TuttoscuolaFOCUS – 12.01.2014

Chissà che cosa penserebbero gli insegnanti italiani se anche da noi una importante forza politica, attualmente all’opposizione, ma con importanti chances di conquistare la maggioranza alle prossime elezioni come i laburisti inglesi, proponesse di licenziare gli insegnanti che non si aggiornano?

E’ quanto ha fatto nei giorni scorsi Tristram Hunt, quarant’anni da compiere, tre figli, deputato dal 2010, ministro dell’istruzione nel gabinetto ombra costituito dai laburisti, principali avversari dei conservatori, attualmente al governo.

Storico (insegna storia della Gran Bretagna al Queen Mary, università di Londra), editorialista per l’Observer e per The Guardian, il giovane dirigente laburista è impegnato in politica dal 1997, l’anno del primo successo di Tony Blair dopo la lunga stagione thatcheriana.

Hunt ha ben presente l’importanza che nel blairismo ebbero la tematica dell’educazione, e anche l’anticonformismo (leggi, nel contesto laburista inglese, antisindacalismo) di molte sue prese di posizione. Ora Hunt sembra ripercorrere la strada di Blair quando afferma che la qualità professionale dei professori deve migliorare: “Se non sei un insegnante motivato e appassionato allora non dovresti fare questo mestiere”, dice con chiarezza. A suo avviso “bisognerebbe considerare gli insegnanti alla stessa stregua degli avvocati e dei medici, e che siano disposti a sottoporsi a sistemi di valutazione che attestino non solamente il loro livello di formazione ma anche i corsi di aggiornamento che hanno frequentato”. E se non sono disposti, è giusto che siano licenziati.

Il sasso lanciato da Hunt nel sempre vivace dibattito sugli insegnanti sta raccogliendo consensi e dissensi trasversali: contrario è il principale sindacato dei docenti, la National Union of Teachers (Nut), che considera la proposta una minaccia più che una opportunità.

Si dicono interessati invece i conservatori, che si dichiarano aperti a “qualsiasi riforma che possa migliorare la qualità dell'insegnamento”, ma non riescono a nascondere di essere rimasti un po’ spiazzati da una proposta che sembra attagliarsi più alla loro ‘filosofia’ dell’educazione e dell’insegnamento che a quella dei loro tradizionali avversari politici. Al netto del blairismo, però…

 

Valutare i docenti ogni 5 anni per continuare ad insegnare: una proposta del partito laburista britannico

Orizzontescuola.it – 12.01.2014 - GB

In Gran Gretagna, il partito laburista ha pensato ad una proposta che riguarda la scuola, da inserire nel manifesto elettorale per le elezioni del 2015: una verifica delle competenze e dell'aggiornamento dei docenti, da attuarsi ogni 5 anni. In caso di bocciatura i docenti perderanno l'abilitazione e saranno licenziati. Ne parla il Sole24Ore

L'obiettivo è sicuramente teso a migliorare il livello della scuola.

I docenti, sempre secondo la proposta, dovrebbero frequentare dei corsi di aggiornamento e superare degli esami; in base ai risultati, saranno o licenziati o obbligati a fare corsi di aggiornamento, o se bravi continueranno a mantenere la licenza e ad insegnare.

I sindacati promettono battaglia, come già successe nel 2010 quando una proposta simile fu poi ritirata. Il governo conservatore invece sembra interessato e studierà la proposta.

 

Un “tagliando” ai prof per certificarne l’efficienza

da Tecnica della Scuola – 12.01.2014 - di Pasquale Almirante

Non si fa con le automobili, che periodicamente sono soggette a verifica? Lo stesso si faccia coi prof e col loro livello di bravura e di tenuta complessiva. E in Gran Bretagna scatta il “tagliando efficienza” ogni 5 anni. Non è stato specificato se si deve esporre sul petto o lasciare nel fascicolo

Prendiamo la notizia dal Sole 24 Ore che riporta la proposta del partito laburista britannico che fra l’altro l’adopererà come manifesto elettorale in vista delle prossime elezioni politiche del 2015. Si tratterebbe dunque di dare un “tagliando” di efficienza agli insegnanti se dimostreranno di essere aggiornati e competenti perché in caso contrario subiranno la rottamazione con la contestuale perdita della licenza per insegnare e del posto. L’obiettivo per i laburisti sarebbe quello di migliorare il livello di insegnamento nelle scuole pubbliche che, nonostante anni di riforme del sistema scolastico, resta insoddisfacente e inferiore a quello di molti Paesi europei. “Le licenze renderanno piú professionale il mestiere di insegnante – ha spiegato Tristram Hunt, ministro dell’Istruzione-ombra. Si tratta di riconoscere il loro importantissimo ruolo. Come gli avvocati o i dottori, dovrebbero avere uno status professionale, il che vuol dire avere una licenza e continuare ad aggiornarsi e a migliorare per mantenerla. Se non sei un insegnante motivato, appassionato alla tua materia, felice di essere in classe, allora hai sbagliato mestiere”. Secondo quanto i laburisti propongono, gli insegnanti dovrebbero frequentare corsi di aggiornamento e passare degli esami, per verificare, sia il loro livello di preparazione professionale, sia il modo in cui interagiscono con i loro studenti. Se ritenuti incapaci verranno licenziati, se ritenuti scadenti verranno mandati a fare corsi di perfezionamento, se ritenuti bravi manterranno la loro licenza. Il giudizio dei presidi delle scuole dove lavorano avrebbe grande importanza e il sistema di verifiche sarebbe gestito dal Royal College of Teaching. Sembra tuttavia, aggiunge Il Sole, che l’idea del tagliando quinquennale sia stato già proposto nel 2009 dall’allora ministro dell’Istruzione laburista Ed Balls ma che l’opposizione dei sindacati degli insegnanti fu così forte da essere accantonata. Ora però i laburisti sono decisi a ritornare all’attacco sul progetto, nonostante i sindacati abbiano già promesso battaglia. Un portavoce del partito conservatore ha detto che studierà con interesse la proposta laburista perché il Governo é aperto a qualsiasi riforma che “possa veramente migliorare la qualitá dell’insegnamento” in Gran Bretagna. “Se è un modo di valorizzare il mestiere e di migliorare il nostro lavoro, allora la proposta è bene accetta – ha commentato Ian Fenn, il preside di una scuola di Manchester, intervistato dalla Bbc – se invece si tratta di un test, allora é sbagliato. Non siamo automobili, non abbiamo bisogno di un tagliando”.

 
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