Scheda/Libri di testo: adozione facoltativa, materiali propri, testi consigliati


Libri di testo, pronti gli escamotage per aggirare i limiti
Italiaoggi.it – 15.04.2014 – Giorgio Candeloro

In apparenza una rivoluzione: adozione dei libri di testo facoltativa, possibilità per le scuole di produrre in proprio materiali digitali da proporre agli studenti, fine del vecchio escamotage -quasi sempre utilizzato dai consigli di classedi mascherare i libri obbligatori da testi consigliati, per aggirare il paletto del tetto di spesa obbligatorio. Sono queste le principali novità contenute nella circolare sulle adozioni dei libri di testo inviata nei giorni scorsi alle scuole dal Miur e che nelle intenzioni dovrebbe costituire un vademecum per guidare dirigenti ed insegnanti tra le novità che entreranno in vigore a partire da settembre prossimo.

Nelle scuole però lo scetticismo sulla reale portata innovativa della nuova normativa sui libri sembra regnare sovrana. In attesa delle immancabili linee guida, che dovranno rendere operative le buone intenzioni contenute nella circolare, e che sono previste nientemeno che per giugno, ad adozioni già abbondantemente avvenute, le scuole continuano ad essere invase dai rappresentanti delle case editrici, placidamente convinti che, almeno nell'immediato, quasi nulla cambierà e che per il prossimo anno la stragrande maggioranza degli istituti continuerà a scegliere la soluzione tradizionale, cioè il vecchio (e costoso) libro di testo.

L'unica certezza che sembra emergere dalla circolare è che dal prossimo anno tutti i testi adottati dovranno essere in formato misto, digitale/cartaceo o totalmente digitale, ma la novità potrebbe scontrarsi con la cronica carenza, nelle singole aule italiane, di lavagne interattive e computer di classe. I libri potranno sicuramente essere scaricati dagli alunni sui loro smartphone o tablet, ma molti docenti temono l'effetto distrattivo di una simile soluzione, che si scontra, peraltro, anche con il divieto dell'uso del telefonino in aula da parte degli studenti.

Qualche scetticismo circola anche su un'altra questione chiave della nuova normativa sui testi, quella relativa alla produzione di materiali didattici da parte delle scuole, avvertita da molti come un aggravio di lavoro imposto a costo zero agli insegnanti. Qualcuno sottolinea però che questa potrebbe essere finalmente una buona occasione per riempire di contenuti il principio della didattica per dipartimenti disciplinari nelle scuole italiane, attraverso una produzione collettiva che non avrebbe precedenti nella scuola italiana e che il ministero preannuncia di voler acquisire, per poterla socializzare in rete e mettere a disposizione di tutti. Ma è invece probabile che un corpo insegnate stanco e in parte demotivato scelga di restare all'antico, procedendo comunque alle adozioni. E qui la nuova normativa consente, nella pratica, di lasciare tutto sostanzialmente invariato. Si calcola, comunque, che se le adozioni saranno in formato completamente digitale, il risparmio per le famiglie potrà essere consistente, nell'ordine del 30% per il primo triennio delle superiori, mentre l'adozione mista cartaceo/ digitale potrebbe consentire un minore esborso di circa il 10%.

Quanto ai testi consigliati, che per tradizione gonfiano il costo complessivo e aggirano il tetto, non spariranno davvero del tutto. Potranno essere inseriti nella lista delle adozioni ma solo se «monografici» o «di approfondimento». Due definizioni molto vaghe e facili da eludere: in attesa di chiarimenti, infatti, non è per nulla definito chi e quando stabilirà caratteristiche e tipologia dei costosi testi consigliati. E in molti già scommettono che a maggio saranno in lista come sempre.

 
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