Chianciano 2006: il lavoro,l'amicizia, le foto


Chianciano 2006: un evento di lavoro e amicizia

Chi ha deciso di partecipare al convegno nazionale di Chianciano, con il sacrificio che ha comportato, ha verificato, grazie a Dio, la riuscita della sfida e della scommessa sulla quale DiSAL si era giocata, con la scelta di fare il convegno di quest'anno non soli ma unitamente ai presidi delle storiche sigle del mondo cattolico, AIMC e UCIIM, e con la Conferenza Episcopale Italiana. Il desiderio era quello di ricerca di unità con chi professa una comune cultura di primato educativo nella professione.  Una sfida difficile, ma che è stata alla fine di una fecondità imprevista.

Oltre 200 presidi e direttori partecipanti, dei quali un terzo non legati ad alcuna sigla. Alcune relazioni di grande livello. Tanti incontri personali. Un vescovo responsabile, nella C.E.I., per la scuola, nelle parole del quale abbiamo trovato una grande sintonia con le preoccupazioni con le quali viviamo la nostra professione. Un'unità con le altre realtà voluta fino in fondo, con il comunicato finale riportato in queste pagine. Una ricchezza di riflessione e proposte da poter giocare per il bene ed il futuro della scuola italiana.

Alla fine era chiara la gratitudine reciproca per l'aiuto che ci si è dati, per l'amicizia che lo ha generato, per la testimonianza di unità e passione al nostro lavoro che molti dei presenti hanno potuto incontrare, oltre al notevole livello scientifico-culturale di alcuni relatori.  Qualche momento di tensione, specie alla notizia molto tardiva della decisione del ministro Fioroni di non mantenere l’impegno assunto di incontro, non hanno compromesso l'impresa comune.

La scelta del ministro di non incontrare 200 dirigenti scolastici provenienti da tutt’Italia è stata la conferma della situazione di attuale confusione della politica scolastica.  La responsabilità che deriva dal convegno per tutti è chiaramente quella di un sempre maggior coraggio ed unità nel proporre a tutti i colleghi l'originalità dell'intuizione da cui è nata DiSAL, come compagnia al lavoro che si realizza nei luoghi della professione e che interloquisce con il mondo delle istituzioni, della politica e della cultura.  

E’ impegno dei responsabili e amici di DiSAL riprendere i tanti rapporti di cui si è arricchito il convegno, di proseguire nello sforzo di unità con le associazioni professionali più vicine.

Per proseguire l’impegno e riportare pubblicamente tutta la ricchezza emersa, dalle relazioni e dai lavori di gruppo, DiSAL presenta (in queste stesse pagine)  alle istituzioni ed ai responsabili politici e sindacali un proprio manifesto “per una nuova 'direzione' delle scuole autonome e libere” come sviluppo del documento finale comune elaborato con le altre associazioni.

In allegato alcune foto delle giornate.

 Le foto delle giornate
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