Dopo
una condanna in primo grado a 12 mesi di reclusione e
al risarcimento dei danni molto pesanti subiti dalla lavoratrice,
le ulteriori perizie tecniche effettuate sul manufatto a seguito dell’appello
presentato dal dirigente scolastico hanno stabilito che il dirigente scolastico
e il funzionario dell’amministrazione provinciale responsabile della
manutenzione degli edifici scolastici non avrebbero potuto rilevare l’errato
posizionamento dei cardini, non visibili all’esterno. La
responsabilità è stata dunque attribuita al solo titolare della ditta che
aveva effettuato il montaggio del cancello in maniera non
conforme.
Per la
FLC CGIL la sentenza, emblematica delle pesanti
responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di
sicurezza, è estremamente significativa perché, rispetto alle anomalie
e alle criticità strutturali presenti negli edifici scolastici, circoscrive
correttamente tali responsabilità alla sola responsabilità di esercizio (individuazione
delle misure necessarie a ridurre i rischi), escludendo che possano essere
imputate al dirigente scolastico anomalie strutturali non rilevabili attraverso
la valutazione dei rischi.
A tal
fine la FLC CGIL auspica che i fondi stanziati nel PNRR per l’adeguamento degli
edifici scolastici migliorino la sicurezza nelle scuole e
che l’atteso decreto attuativo previsto dalle recenti modifiche al Testo Unico
in materia di sicurezza (d.lvo 81/2008) recepisca le osservazioni formulate dalla FLC CGIL in sede di
informativa e fornisca le indicazioni necessarie a
circoscrivere più nettamente le responsabilità dei due soggetti preposti alla
sicurezza degli edifici scolastici, ente locale da una parte e dirigente
scolastico dall’altra, escludendo le responsabilità dei dirigenti
scolastici dalla valutazione dei rischi strutturali, di
competenza esclusiva dell’Ente locale
Di
seguito il testo del comunicato stampa diffuso dalla FLC CGIL ABRUZZO e MOLISE
dopo la pubblicazione della sentenza.
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Sicurezza
nelle scuole: il Dirigente scolastico non può essere il capro espiatorio di
responsabilità altrui
Si è concluso con un'assoluzione piena il procedimento penale a carico di un
Dirigente Scolastico di un Istituto superiore di Campobasso, che era imputato
di lesioni e di violazione della normativa contro gli infortuni sul lavoro. I
fatti risalgono all'anno 2013, allorché, a seguito del cedimento strutturale
della cerniera superiore, un pesante cancello di pertinenza dell'Istituto
scolastico era rovinato addosso ad una collaboratrice scolastica in servizio
presso lo stesso Istituto, provocandole gravi lesioni comportanti un'incapacitÃ
di attendere alle ordinarie occupazioni. Per tali fatti, venivano chiamati a
rispondere, dinanzi al Tribunale di Campobasso, il Dirigente scolastico, quale
datore di lavoro, un funzionario della Provincia di Campobasso, ente tenuto
alla fornitura e alla manutenzione dell'edificio scolastico, ed il titolare di
una ditta che aveva provveduto, tempo prima, alla installazione dello stesso
cancello. All'esito del procedimento di primo grado, tutti gli imputati erano
stati condannati alla pena di mesi 12 di reclusione, oltre al risarcimento dei
danni in favore della stessa parte civile. Con sentenza dell'11 novembre 2021,
la Corte di Appello di Campobasso, in riforma della sentenza di primo grado, ha
assolto il Dirigente scolastico, difeso dagli Avvocati Mario Mariano e Giuseppe
De Rubertis del foro di Campobasso, per non aver commesso il fatto in quanto,
dall'istruttoria dibattimentale e dalle relazioni tecniche acquisite dagli atti
di causa, è risultato come il cedimento del cancello fosse avvenuto a causa del
sottodimensionamento delle cerniere, ovvero di un'insidia dal carattere
occulto, tale che nessun intervento di manutenzione avrebbe potuto scongiurare
l'evento lesivo, trattandosi, quindi, di un'anomalia non visibile dall'esterno,
tantomeno agli occhi di un soggetto, come il Dirigente dell'Istituto,
sprovvisto di cognizioni tecniche. Senza considerare il fatto -a dire della
Corte- che, nel caso sottoposto al suo esame, non solo vi era pure un
Responsabile del procedimento, ma la gestione strutturale dell'edificio era
sempre appartenuta alla competenza della Provincia, tanto che il Dirigente
scolastico, anche in passato, in presenza di anomalie esistenti all'interno
dell'Istituto, aveva sempre correttamente provveduto a sollecitare l'intervento
dell'Ente affinché vi ponesse rimedio. Insieme al Dirigente scolastico è stato
assolto anche il Dirigente della Provincia di Campobasso, sempre per non aver
commesso il fatto, ritenendosi invece che la responsabilità dovesse ricadere
semmai sul Responsabile Unico del procedimento, non chiamato in causa, mentre è
stata confermata la sentenza di condanna nei confronti del titolare della ditta
che aveva provveduto alla installazione del cancello (reato estinto per
prescrizione).
Si tratta di una sentenza molto importante, in cui sono ravvisabili principi
per i quali da tempo chiediamo che venga fatta chiarezza. Ricordiamo che il
Dirigente Scolastico è di fatto datore di lavoro, in quanto capo del personale
e rappresentante legale dell'istituzione, ma non è proprietario dell'immobile,
non può intervenire direttamente sugli edifici perché la scuola non ha propri
fondi da destinare agli interventi edilizi di ordinaria o straordinaria
manutenzione. Se li trova, sono fondi finalizzati e spesso rigidamente
incardinati. Il problema è che molto spesso mancano le strutture tecniche utili
per progettare e seguire gli interventi, per cui qualsiasi necessità deve
essere verificata con gli stessi uffici tecnici dell'ente proprietario. Per le
scuole secondarie di II grado, ad esempio, la scomparsa di un ruolo autonomo e
attivo della Provincia ha complicato questo quadro. In tale contesto, in
definitiva, domina l’incertezza e il Dirigente Scolastico si ritrova a gestire
responsabilità enormi, per le quali talvolta buona volontà e competenza non
bastano. Servirebbero maggiori certezze normative a tutela dell’esercizio delle
funzioni dei DS ed a garanzia della sicurezza dei lavoratori. A fronte di tale
situazione, come sindacato, oltre alla tutela legale dei nostri associati, che
come nel caso di specie ha evitato un’ingiusta condanna, auspichiamo che si
possa procedere all’adeguamento di tutti gli edifici scolastici e al rinnovo
del patrimonio edilizio in modo da garantire prevenzione e sicurezza di tutta
la comunità educante: dirigenti, alunni, docenti ed ATA.
Campobasso,
26/04/2022
FLC CGIL Molise