Valutazione della dirigenza scolastica: uno strumento di aiuto


   Dirigenti Scuole Autonome e Libere

Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie - Ente qualificato dal MIUR alla formazione

Documento di lavoro

 Dar valore ai soggetti.  La valutazione del dirigente scolastico

Ezio Delfino  -  maggio 2017

 

 

Premessa

 

Come previsto dalla Nota n. 4555 del 27.04.2017 a partire dal giorno 27 aprile 2017 e fino al 30 giugno 2017 sul Portale del Sistema nazionale di valutazione (http://ext.pubblica.istruzione.it/portfoliods/login - Area Dirigenti - Portfolio DS ) sono aperte le funzioni per procedere alla compilazione online del Portfolio del Dirigente scolastico, strumento alla base del procedimento di valutazione, previsto dalle Linee guida di attuazione della Direttiva 18 agosto 2016, AOOUFGAB 36 (vd. Nota esplicativa n. 2).
Non saranno svolte visite da parte dei Nuclei nell’a.s. 2016/17; la valutazione di prima istanza da parte del Nucleo di valutazione e la valutazione finale da parte del Direttore dell’USR avverranno, rispettivamente, entro novembre ed entro dicembre 2017.
La Direttiva ministeriale n. 239, firmata il 21 aprile 2017 – attualmente alla registrazione della Corte dei Conti - avente ad oggetto “Modifiche alla Direttiva 18 agosto 2016 n. 36 sulla valutazione dei dirigenti scolastici“,  prevede che il procedimento di valutazione dei Dirigenti scolastici non avrà effetto sulla determinazione della retribuzione di risultato per l’anno scolastico 2016/17, ma a partire dall’anno scolastico 2017/18.
I riscontri e le osservazioni degli Uffici scolastici regionali sulla procedura di valutazione  saranno inviati ad un Osservatorio (previsto dall’art. 12 della Direttiva), in via di definizione con specifico decreto ministeriale.

 

Con i presente Documento si  intende offrire spunti di riflessione e suggerimenti operativi per la compilazione consapevole ed attenta del Portfolio di valutazione del Dirigente scolastico.

 

La valutazione della dirigenza scolastica è indispensabile ad un moderno sistema scolastico. E’ difficile separare i risultati di una scuola dai risultati dell’azione mirata e professionale del suo responsabile che, con il nuovo percorso di valutazione, può essere, in effetti, aiutato a rileggere quali siano globalmente l’efficacia del proprio lavoro, le modalità di investimento delle risorse umane ed economiche, i risultati, i punti critici, gli esiti di apprendimento dell’istituto che dirige.

D’altra parte è evidente a tutti quanti pesi e responsabilità anche improprie siano state, negli ultimi anni, affidate ai dirigenti scolastici. I presidi sono disponibili alla valutazione, in attesa, però, di una non più procrastinabile revisione del profilo normativo che valorizzi la dimensione educativa del ruolo, di una giusta soluzione delle sperequazioni retributive e di un adeguamento economico alla mole di lavoro che la professione impone.

Contrastare l’immagine di un DS come funzionario senza autonomia, puro esecutore di direttive ministeriali, e recuperare il senso di una leadership impegnata a costruire un clima cooperativo e produttivo implica aver chiaro che il rinnovamento ha bisogno di persone consapevoli, motivate, attrezzate, messe in grado di operare e di gestire procedure chiare e con tempi non ansiogeni.

E’ sufficiente , in tal senso, avviare un procedimento che punta a valutare esclusivamente i risultati del DS illudendosi che così, quasi automaticamente, si attui un miglioramento del sistema scolastico?

La valutazione della professione del dirigente scolastico, per conseguire il miglioramento del contesto scolastico in cui egli opera, dovrebbe avere innanzitutto una finalità formativa ed ad essa ispirare il modello e gli strumenti valutativi. In prospettiva occorrerà, pertanto, integrare le dimensioni valutative del processo che si sta avviando – fortemente tarate, al momento su risultati, su apprezzamenti dell’utenza e su pure capacità tecniche (con il rischio di generare, nel tempo, un’immagine di dirigenza con esclusive caratteristiche di managerialità gestionale) - e considerare anche quegli indispensabili aspetti legati alle capacità relazionali e motivazionali del DS ed all’attitudine al perseguimento di aspetti valoriali, categorie capaci di contribuire, nelle scuole, ad innovazioni significative.

Occorrerà, inoltre, nel breve periodo, avviare la valutazione delle altre componenti scolastiche (docenti e personale non docente) dalla cui collaborazione dipende, anche, l’esito dell’operato dei DS, che, altrimenti, potrebbero essere identificati unici responsabili dei risultati di azioni e processi che esigono la cooperazione di tutti gli altri attori.

 

1. Proposte ed azioni

 

*      

 Proposte

DiSAL, alla luce delle considerazioni sopra esposte, ritiene di avanzare alcune proposte:

  • *      semplificare lo strumento del portfolio (togliere l’Anagrafe professionale che non è finalizzata necessariamente alla autovalutazione, eliminare le pagine che ridicono quanto già scritto sui Rav e PdM, rendere obbligatoria la visita)
  • *      è auspicabile che venga presto insediato l’Osservatorio nazionale (da allargare alle componenti associative dei DS) previsto dalla Direttiva ministeriale in merito, che va messo in grado di monitorare fin dal primo anno di applicazione, le criticità del modello,  le parti procedurali non consone, l’efficacia del modello rispetto agli scopi per cui è stato predisposto e si avvii un secondo anno propedeutico;
  •      prevedere un coinvolgimento diretto del valutato, permettendo sempre una restituzione in contraddittorio degli esiti della valutazione;
  • *      prevedere un coinvolgimento diretto della scuola dove il valutato opera, attraverso azioni ‘in situazione’, visite e colloqui da parte del Nucleo di valutazione che integrino l’autovalutazione;
  • *      evitare dimensioni valutative del DS esclusivamente tarate su risultati, su apprezzamenti dell’utenza e su pure capacità tecniche - con il rischio di generare, nel tempo, un’immagine di dirigenza con esclusive caratteristiche di managerialità gestionale - e considerare anche gli indispensabili aspetti legati alle capacità relazionali e motivazionali ed all’attitudine al perseguimento di aspetti valoriali;
  • *      garantire la composizione di Nuclei di valutazione con sicure competenze metodologiche, capaci di garantire l’effettivo confronto e valorizzazione del valutato. Il Nucleo va presieduto da una funzione ispettiva di alto profilo e di documentata competenza;
  • *      avviare, nel breve periodo, la valutazione anche delle altre componenti scolastiche  dalla cui collaborazione dipende l’esito dell’operato dei presidi, che, altrimenti, verrebbero identificati unici responsabili dei risultati di azioni e processi che esigono la cooperazione anche di altri attori;
  • *      avviare un modello di valutazione che, nello spirito della L. 107/2015, che prospetta una scuola come comunità di apprendimento aperta al rapporto con il territorio, tenga conto anche del livello di consenso e della qualità dei rapporti di collaborazione che i soggetti istituzionali, territoriali e privati sono in grado di offrire nello specifico territorio in cui opera il DS;
  • *      concludere la valutazione  con un rapporto finale consegnato anche alla scuola, con indicazioni sugli aspetti da migliorare, tali da essere verificabili dopo il periodo prefissato;
  • *      garantire la coincidenza tra periodo di mandato triennale del preside e quello del Piano di miglioramento;
  • *      stabilire per l’intera direttiva un periodo propedeutico di due anni al termine dei quali verificare e rivedere strumenti e metodologie indicate, per giungere alla fase definitiva inserita in un coerente sistema nazionale di valutazione.

 

*       Un percorso di formazione

 

Attorno a queste riflessioni DISAL è consapevole che occorra accompagnare i Dirigenti Scolastici nel processo di avvio del Sistema Nazionale di Valutazione con l’obiettivo di fornire loro una serie di competenze utili ad interpretare al meglio il proprio ruolo e contemporaneamente a sperimentare un modello di formazione partecipato, coerente con una visione più ampia del concetto di dirigente di scuola. DiSAL proporrà su tutto il territorio nazionale una serie di progetti di formazione su temi prioritari per il ruolo del DS - da attuare anche all’interno del Piano di formazione nazionale.

 


 

 

2. Compilare il portfolio

 

*      

 Istruzioni per l’uso

Il Portfolio, pur nella sua formulazione standardizzata e compilativa di cui si è detto più sopra, può essere utilizzato da parte del DS come strumento di controllo e di verifica della propria azione dirigenziale finalizzata all’attuazione del Piano di miglioramento di istituto. In questa prospettiva la compilazione del portfolio può rappresentare un momento formativo volto a mettere in pratica capacità di autoanalisi e di autovalutazione e quindi di interrogazione delle proprie esperienze.

Si offrono, in tal senso, qui di seguito, alcuni suggerimenti e spunti per la compilazione consapevole, attenta e ragionevole delle diverse parti del Portfolio, nella versione riportata dalla Nota del Miur n. 4555 del 27.04.2017.

 

Parte prima - Anagrafe

L’anagrafe professionale dei DS completa un’azione di sistema già avviata per i docenti nel 2012 (anagrafe professionale aggiornabile annualmente su POLIS) e risponde all’esigenza dell’Amministrazione di avere dati informativi necessari a comprendere meglio aspetti della professionalità dei dirigenti scolastici italiani.
Inserita all’interno del modello di valutazione, e, nello specifico, del portfolio, inoltre, l’Anagrafe può fornire al Nucleo di valutazione elementi di conoscenza aggiuntivi circa le esperienze ed i percorsi di studio del DS.
Si suggerisce di inserire in questa prima parte dati e documentazioni di esperienze professionali particolarmente significative del curriculum che siano maggiormente in relazione con le Aree di processo che si documentano nella Terza parte del Portfolio e che possono così aiutare ed orientare il Nucleo esterno di valutazione nella valutazione del DS.

 

Parte seconda - Autovalutazione e bilancio di competenze

Questa sezione riguarda le cinque dimensioni professionali previste dal comma 93 dell’art. 1 della Legge n. 107/15 e si focalizza sulle azioni che il DS ha posto in atto come “contributo al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione" (Legge n.107/2015, art. 1, comma 93).

 

Per ognuna delle cinque tabelle contenute in questa parte è stata prevista una rubrica di riferimento: il DS è chiamato ad autovalutarsi su ciascun aspetto, attribuendosi un punteggio che va, in maniera decrescente, da A (aspetto eccellente) a D (aspetto critico) e, se lo ritiene opportuno (in particolare qualora trovi difficoltà nel riconoscersi pienamente in un punteggio), motivando il punteggio nell’apposito campo libero. L’obiettivo è di consentire una riflessione sul proprio ruolo e sui punti di forza/debolezza, nell’ottica dello sviluppo e del miglioramento della professionalità.

Una volta attribuito un punteggio per ognuna delle cinque tabelle, il sistema genererà automaticamente un diagramma di Kiviat che consente di identificare con immediatezza visiva punti di forza e punti di debolezza relativi alle dimensioni indagate.

Il Dirigente scolastico potrà compilare la sezione Elementi di contesto, un campo libero nel quale sarà possibile descrivere il contesto in cui opera, oppure, se lo riterrà opportuno, potrà fare riferimento alla sezione “Contesto e Risorse” del RAV.

La compilazione di questa seconda parte del Portfolio è facoltativa ed ogni DS potrà decidere se compilarla o meno, tenendo presente alcuni suggerimenti:

- una lettura ed una compilazione delle tabelle aiuta, comunque, ad un’autoanalisi ed a ripercorrere le tappe svolte nella propria scuola nel percorso che va dal RAV, al PTOF, al PdM.

- è opportuna da parte del DS una cauta e realistica attribuzione di livello di autovalutazione (livelli A.B.C.D) per evitare di assegnarsi quotazioni che potrebbero essere ‘contestate’ (in eccesso o in difetto) poi da evidenze deducibili da parte del NEV dalla lettura della Terza parte del Portfolio;

-  qualora si decida di compilare questa parte del Portfolio occorre verificare che vi sia coerenza tra la autovalutazione espressa ed il piano delle azioni del DS previste dal PdM e documentate nella Terza parte del Portfolio.

 

Parte terza - Obiettivi e azioni professionali

Questa parte rappresenta il ‘cuore’ del Portfolio e la sua compilazione è obbligatoria.

La Terza parte del Portfolio assume particolare importanza per le evidenze delle azioni intraprese dal DS che esso contiene e delle relative documentazioni che consentono al NEV di cogliere coerenze e nessi tra le varie dimensioni professionali: attraverso questa parte del Portfolio, in particolare, il NEV potrà evincere specificatamente “il contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico previsti nel rapporto di autovalutazione”.  

Nella Terza parte sono elencate delle esemplificazioni di possibili azioni professionali, collegate con gli obiettivi di processo del RAV, messe in atto dal Dirigente a partire dall’anno scolastico 2016/17 per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola inseriti nella lettera di incarico del Direttore regionale (gli obiettivi si troveranno già automaticamente caricati dal sistema informativo). Il format di questa parte del Portfolio è da compilare online.

Il Dirigente scolastico dovrà, a propria scelta, sulla base delle risultanze del RAV e degli obiettivi inseriti nella lettera di incarico:

ü  selezionare alcune azioni professionali significative (si suggerisce di riportare la documentazione di 4 azioni)

ü  descrivere brevemente le azioni realizzate

ü  documentare i relativi processi più significativi avviati per il perseguimento degli obiettivi di miglioramento della scuola, con la possibilità di allegare file con dati ed evidenze.

 

Si suggerisce di individuare poche azioni professionali documentabili ritenute significative ed organiche all’analisi sviluppata all’interno del RAV e al Piano di miglioramento, senza la preoccupazione di riportare tutte le azioni sviluppate (indicativamente tre o quattro azioni complessive).

Il Portfolio è compilabile in progress: per questo è opportuno redigerlo un po’ per volta lasciando emergere, in questo modo, le necessarie consapevolezze e conoscenze che l’utilizzo dello strumento richiede.

Nell’ultima sezione di questa Terza parte del Portfolio il DS caricherà (come file allegati) i documenti dell’Istituto scolastico ritenuti utili a documentare meglio le azioni che sono state riportate (alcuni documenti  sono già automaticamente caricati a sistema come il PTOF, PDM,RAV,..). Questi documenti saranno a disposizione della consultazione da parte del Nucleo di valutazione.

 

Parte quarta - Documentazione della valutazione

L’utilizzo e la compilazione di questa Quarta parte è riservata al Nucleo di valutazione.
L’attenta lettura, tuttavia, da parte del DS, delle tabelle contenute in questa Quarta parte, la conoscenza delle evidenze e fonti a cui può far riferimento il NEV per trarre informazioni utili alla valutazione e l’analisi della Rubrica di valutazione riportata possono consentire al DS, a ritroso, una comprensione di tutto il modello del Portfolio e suggerire modalità di compilazione delle prime 3 parti più attenta, chiara e finalizzata a supportare il lavoro di analisi da parte del  NEV.

 

Suggerimenti  operativi per la compilazione del Portfolio

Si suggeriscono alcune azioni utili per supportare una corretta e consapevole compilazione del Portfolio.

ü Rileggere il RAV, il PTOF ed il PdM della propria scuola nella prospettiva di doverne documentare le azioni ed i processi nella Terza parte del Portfolio. La ripresa di questi documenti, in particolare del PdM, consente di selezionare le azioni che si ritengono più significative da documentare nella Terza parte del Portfolio.

ü Predisporre un repertorio di verbi attraverso il quale rileggere tutte le azioni che il DS realizza per l’attuazione del Piano di miglioramento. Fissare i verbi (a cui conseguono azioni) può aiutare il DS ad individuare con maggior immediatezza le azioni che sono da documentare nel Portfolio (Esempi di verbi: acquisire, analizzare, assicurare, coordinare, definire, pianificare, predisporre, promuovere, verificare,verbalizzare, …)

ü Rileggere la Nota Miur n.7904 del 1.09.2015 - Pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e primi orientamenti per il Piano di Miglioramento (PdM). Nella Nota al punto ‘Orientamenti per la predisposizione del PdM’ al comma BPianificare le azioni’ si afferma cheuna volta stabiliti in via definitiva gli obiettivi di processo del primo anno, la scuola è invitata a pianificare con precisione le azioni da mettere in atto per raggiungerli. La pianificazione può essere facilitata dall' adozione di un quadro di riferimento per definire le risorse umane e finanziarie che verranno impegnate per ciascun obiettivo, con i dettagli delle azioni previste e i tempi di realizzazione di ciascuna ...’. La lettura della Nota può aiutare il DS, in questa fase di compilazione del Portfolio, a ripercorrere le tappe che hanno portato alla elaborazione del proprio PdM, ad individuare con precisione gli obiettivi e le aree di processo, le priorità, i traguardi ed i risultati attesti e a rivedere le azioni dirigenziali previste nel PdM medesimo ed in corso di realizzazione.

La Nota annuncia successivi monitoraggi da parte del MIUR che saranno attuati sulla base di n° 6 tabelle indicative allegate alla stessa. Particolarmente utili, in questa autoanalisi che il DS deve svolgere per redigere il Portfolio, sono le Tabelle n. 2 - 3 - 4 – 5 della Nota citata.

ü E’ opportuno rivedere i 18 documenti previsti dalle Linee guida (Decreto prot.n. 971 del 21.09.2016), riordinarli e salvarli in una cartella elettronica, eventualmente valutando se essi, alla luce di quanto richiesto nel Portfolio ed in vista della visita del Nucleo di valutazione, risultino completi e coerenti.

ü La compilazione del Portfolio richiede la consapevolezza che il NEV prenderà in considerazione soprattutto la coerenza tra il RAV, gli obiettivi assegnati dalla lettera di incarico del Direttore regionale e le azioni del DS predisposte per la realizzazione del PdM per l’a.s. di riferimento, tra questi, in particolare, le azioni riportate nella Terza parte del Portfolio. La valutazione del DS non si qualifica come un processo amministrativo, ma come controllo di procedure e di coerenza tra le stesse finalizzate al miglioramento della istituzione scolastica in esame.

 

 

Allegati

 

Allegato 1 - Dagli obiettivi di processo alle aree di processo e Glossario

 

- Per ‘ordinare’ le azioni del DS ritenute più significative previste dal  PdM da documentare nel Portfolio può essere utile utilizzare lo  Schema sotto riportato:  esso consente di  evidenziare le connessioni tra le priorità individuate, gli obiettivi di processo, le aree di processo e le azioni strategiche di miglioramento.

 

Schema

Processo

Compilazione

Priorità n° _

 

Obiettivo di processo

 

Area di processo

 

Azioni previste dal PdM per il raggiungimento dell’obiettivo di processo

 

Azioni poste in essere dal DS nello svolgimento della specifica funzione dirigenziale eper la realizzazione delle azioni previste dal PdM

 

 

- Si riporta un glossario dei principali termini utilizzati nel Portfolio: una chiara conoscenza dei termini

può aiutare il DS nella compilazione dello strumento di valutazione.

 

Glossario

Termine

Definizione

Area di processo

Individua un’area tra i sette processi riferiti  a

- n.4 Pratiche educative-didattiche (Curricolo,progettazione e valutazione/ Ambiente di Apprendimento/ Inclusione e Differenziazione/ Continuità e Orientamento)

-n.  3 Pratiche gestionali e/organizzative (Orientamento strategico e  organizzazione della scuola/ Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane/ Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie)

Obiettivi di processo

Gli obiettivi di processo sono obiettivi operativi di breve termine funzionalmente collegati con gli obiettivi generali.

Nel RAV gli obiettivi di processo rappresentano una descrizione delle attività e degli interventi che si intendono realizzare per contribuire al raggiungimento delle priorità individuate. Ogni obiettivo deve essere ricondotto all’interno di una delle aree di processo e deve essere funzionalmente collegato con una o più priorità strategiche individuate dalla scuola.

Processi

I processi si riferiscono alle attività intraprese e agli interventi effettuati dalla scuola per realizzare un progetto o perseguire gli obiettivi derivanti dalla propria mission.

Nel RAV, i processi sono ricondotti a due macroaree: pratiche educative e didattiche, e pratiche gestionali e organizzative.

Traguardi

(di lungo periodo)

I traguardi si riferiscono ai risultati attesi in relazione agli obiettivi generali.

Nel RAV essi rappresentano delle definizioni in termini operativi delle priorità, poiché traducono in forma osservabile e misurabile i contenuti delle priorità.

Priorità  

Le priorità rappresentano gli obiettivi generali di un intervento o di un programma di miglioramento, generalmente realizzabili nel medio-lungo termine.

Le priorità sono enunciazioni che definiscono in termini astratti gli obiettivi di medio-lungo termine riferiti al miglioramento degli esiti degli studenti.

 

Esiti

Nel RAV la macroarea degli Esiti si riferisce alla valutazione dei prodotti della scuola, ovvero ai risultati raggiunti dagli studenti articolati in termini di: risultati scolastici, acquisizione di competenze di base e di competenze chiave e di cittadinanza, e risultati a distanza.

  

 

Allegato 2 - Un esempio

 

Si riportano, come esempio, alcune tabulazioni di obiettivi di processo fino ad un elenco di azioni che il DS deve porre in essere tra le quali potrà scegliere quelle da inserire nella Terza parte del Portfolio. L’utilizzo di tabulazioni sintetiche aiuta nella compilazione del Portfolio e consente, nel momento della visita del NEV, di ricordare con facilità i passaggi che hanno portato alla compilazione delle parti del Portfolio medesimo.

 

 

 

 

 

PROCESSO

COMPILAZIONE

Priorità  RAV  n° 1

Migliorare i risultati in matematica nelle classi del liceo classico e linguistico

Obiettivo di processo

Realizzazione di prove autentiche comuni

 

Area di processo

Curricolo, progettazione e valutazione

 

Azioni previste dal PdM per il raggiungimento dell’obiettivo di processo

-  Incontri di dipartimento disciplinare matematica

-  Predisposizione di curricolo di matematica

-  Somministrazione alle classi delle prove comuni

-  Analisi e confronto tra le prove con utilizzo di griglie di correzione

Elenco delle azioni poste in essere dal DS nello svolgimento della specifica funzione dirigenziale e per la realizzazione delle azioni previste dal PdM

-   Nomina del dipartimento

-   Nomina del responsabile del Dipartimento

-   Circolare con pianificazione delle date e dell’odg delle riunioni di dipartimento

-   Consegna la Dipartimento di documentazione didattica, bibliografia e sitografia

-   Acquisizione della relazione/verbale con la documentazione del lavoro svolto dal Dipartimento

-   Acquisizione del Curricolo di matematica

-   Verbale riunione di confronto  finale tra DS e dipartimento

-   Pianificazione degli orari delle classi per lo svolgimento delle prove comuni

-   Predisposizione condivisa con il Dipartimento per il monitoraggio degli esiti delle prove comuni

 

 

 

Allegato 3 -  Riferimenti normativi

 

§  Direttiva ministeriale n.239 firmata il 21.04.2017

Modifiche alla Direttiva n. 36 del 18.08.2016 sulla valutazione dirigenti scolastici.

§  Nota Miur 4555 del 27 aprile 2017

Valutazione dirigenti scolastici. Modifiche alla Direttiva 36/20016 – apertura del Portfolio

§  Linee guida valutazione dirigenti scolastici – nota esplicativa n. 2
(Prot.n. 1340 dell’8 febbraio 2017) - Il Portfolio del Dirigente scolastico e gli strumenti di valutazione

§  Nota prot.n. 12135 del 04/11/2016
La valutazione dirigenti scolastici con incarichi presso l’Amministrazione centrale e periferica del MIUR e altra amministrazione (Direttiva 36/2016)

§  Linee guida valutazione dirigenti scolastici – nota esplicativa n. 1
(Direttiva 36/2016) Piano regionale di valutazione

§  Decreto prot. n. 971 del 21.09.2016
Linee guida valutazione dirigenti scolastici

§  Direttiva n.36 del 18/08/2016
Valutazione Dirigenti Scolastici

§     Nota n.7904 del 01.09.2015

     Pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e primi orientamenti per il Piano di Miglioramento

§  Legge n. 107 del 13 luglio 2015
Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

§  Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014
Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017

§  DPR n. 80 del 28 marzo 2013
Regolamento sul sistema nazionale di valutazione

 
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