Organico dirigenti: dimensionamento, esuberi e concorsi senza nomine


www.governarelascuola.it - 7 giugno 2012 - Pietro Perziani
Dal numero 8 della Omonima rivista online
 
Le sedi di dirigenza e di direzione
L’organico dei dirigenti e dei Dsga si ridurrà di molto  il prossimo anno scolastico, a seguito dell’entrata in vigore di due provvedimenti:
-         la generalizzazione degli istituti comprensivi nel primo ciclo di istruzione stabilito dalla Legge 111/2011, con un minimo di 1.000 alunni; la Legge  non è stata pienamente attuata nel dimensionamento effettuato dalle Regioni, come era facilmente prevedibile, ma ha portato comunque ad una notevole diminuzione delle istituzioni scolastiche del primo ciclo
-         la mancata assegnazione del Dirigente e del DSGA alle scuole con meno di 600 alunni (400 nelle zone montane, piccole isole e nelle zone con minoranze linguistiche), per effetto della stessa legge 111/2011, come modificata dalla Legge 183/2011.

Il dimensionamento

Come detto, il dimensionamento ha riguardato essenzialmente il primo ciclo, con la trasformazione dei Circoli Didattici e delle Scuole Medie in istituti comprensivi; il prossimo anno scolastico le scuole del primo ciclo saranno 943 in meno, il 13,28%:
Le scuole del primo ciclo per regione

 
A.S. 2011/2012
A.S. 2012/2013
DIFFERENZA
ABRUZZO
175
141
-34
BASILICATA
105
90
-15
CALABRIA
351
260
-91
CAMPANIA
958
833
-125
EMILIA ROMAGNA
378
373
-5
FRIULI V.GIULIA
129
107
-22
LAZIO
611
494
-117
LIGURIA
147
122
-25
LOMBARDIA
914
861
-53
MARCHE
176
155
-21
MOLISE
52
52
0
PIEMONTE
464
426
-38
PUGLIA
626
463
-163
SARDEGNA
246
211
-35
SICILIA
827
701
-126
TOSCANA
349
326
-23
UMBRIA
113
110
-3
VENETO
481
434
-47
ITALIA
7.102
6.159
-943

Non è però che il dimensionamento del primo ciclo possa considerarsi concluso, per il semplice motivo che non tutte le scuole state trasformate in istituti comprensivi:
Scuole del primo ciclo non a norma per regioni

REGIONI
CIRCOLI DIDATTICI + SCUOLE MEDIE
TOTALE SCUOLE PRIMO CICLO
SCUOLE NON A NORMA IN %
ABRUZZO
19
141
13,5
BASILICATA
0
90
0,0
CALABRIA
2
260
0,8
CAMPANIA
372
833
44,7
EMILIA ROMAGNA
103
373
27,6
FRIULI V.GIULIA
0
107
0,0
LAZIO
9
494
1,8
LIGURIA
0
122
0,0
LOMBARDIA
151
861
17,5
MARCHE
5
155
3,2
MOLISE
16
52
30,8
PIEMONTE
150
426
35,2
PUGLIA
158
463
34,1
SARDEGNA
43
211
20,4
SICILIA
217
701
31,0
TOSCANA
53
326
16,3
UMBRIA
58
110
52,7
VENETO
28
434
6,5
ITALIA
1.384
6159
22,5

Come si vede, quasi un quarto delle scuole del primo ciclo sono rimaste Circoli Didattici o Scuole Medie, sono cioè fuori legge; solo la Basilicata, la Liguria e il Friuli Venezia Giulia ha applicato per intero la legge.
Come succede sempre in Italia, la situazione varia da regione a regione, si va dalle tre regioni che sono pienamente in regola all’Umbria, dove oltre la metà delle scuole non sono a norma:
Percentuale scuole primo ciclo non a norma per regione

REGIONI
SCUOLE NON A NORMA IN %
UMBRIA
52,7
CAMPANIA
44,7
PIEMONTE
35,2
PUGLIA
34,1
SICILIA
31,0
MOLISE
30,8
EMILIA ROMAGNA
27,6
SARDEGNA
20,4
LOMBARDIA
17,5
TOSCANA
16,3
ABRUZZO
13,5
VENETO
6,5
MARCHE
3,2
LAZIO
1,8
CALABRIA
0,8
BASILICATA
0,0
FRIULI V.GIULIA
0,0
LIGURIA
0,0

Come detto, tre regioni sono a posto, quattro sono sotto il 10%, le altre presentano valori a due cifre, quattro sono oltre un terzo; il sistema non si è di certo assestato.
Anche nel secondo ciclo le scuole sono diminuite, sia pur di poco: 70 unità; fa comunque impressione che in Campania le scuole superiori siano aumentate di 11 unità ed in Sicilia di 14 unità.
Considerando il totale delle scuole, abbiamo una diminuzione di 1.013 scuole, pari al 9,92% del totale:
Diminuzione scuole per regione

REGIONI
A.S. 2011/2012
A.S 2012/2013
DIFFERENZA
ABRUZZO
252
215
-37
BASILICATA
158
144
-14
CALABRIA
506
406
-100
CAMPANIA
1.330
1216
-114
EMILIA ROMAGNA
556
551
-5
FRIULI V.GIULIA
194
172
-22
LAZIO
903
767
-136
LIGURIA
216
191
-25
LOMBARDIA
1.285
1222
-63
MARCHE
266
245
-21
MOLISE
84
82
-2
PIEMONTE
655
608
-47
PUGLIA
896
704
-192
SARDEGNA
375
336
-39
SICILIA
1.146
1034
-112
TOSCANA
524
499
-25
UMBRIA
166
158
-8
VENETO
701
650
-51
ITALIA
10.213
9.200
-1.013

Le scuole sottodimensionate

Come detto, non ci sono solo le 1.013 in meno a seguito del dimensionamento, ci sono anche le scuole formalmente autonome, ma prive di dirigente e DSGA perché sottodimensionate in base ai criteri numerici stabiliti dalla Legge 183/2011.
Nel prossimo anno scolastico, avremo:
Scuole sottodimensionate 2012/2013

REGIONI
SCUOLE SOTTODIMENSIONATE
TOTALE SCUOLE
SCUOLE SOTTODIMENSIONATE
IN %
ABRUZZO
24
215
11,2
BASILICATA
41
144
28,5
CALABRIA
85
406
20,9
CAMPANIA
249
1.216
20,5
EMILIA ROMAGNA
38
551
6,9
FRIULI V.GIULIA
10
172
5,8
LAZIO
66
767
8,6
LIGURIA
10
191
5,2
LOMBARDIA
59
1.222
4,8
MARCHE
28
245
11,4
MOLISE
40
82
48,8
PIEMONTE
39
608
6,4
PUGLIA
35
704
5,0
SARDEGNA
79
336
23,5
SICILIA
171
1.034
16,5
TOSCANA
46
499
9,2
UMBRIA
32
158
20,3
VENETO
73
650
11,2
ITALIA
1.125
9.200
12,2

Più del 10% delle scuole italiane sarà senza dirigente e senza DSGA, nel Molise arriviamo quasi al 50%, alcune grandi regioni meridionali sono oltre il 20%.

La diminuzione delle sedi di dirigenza

Se consideriamo insieme il dato del dimensionamento e quello delle scuole sottodimensionate, abbiamo la diminuzione delle scuole sede di dirigenza e conseguentemente dei posti in organico:
Diminuzione sedi di dirigenza per regione

REGIONI
SEDI A.S. 2011/2012
DIMINUZIONE SEDI DI DIRIGENZA A.S. 2012/2013
DIMINUZIONE SEDI DI DIRIGENZA IN %
ABRUZZO
252
61
24,2
BASILICATA
158
55
34,8
CALABRIA
506
185
36,6
CAMPANIA
1.330
363
27,3
EMILIA ROMAGNA
556
43
7,7
FRIULI V.GIULIA
194
32
16,5
LAZIO
903
202
22,4
LIGURIA
216
35
16,2
LOMBARDIA
1.285
122
9,5
MARCHE
266
49
18,4
MOLISE
84
42
50,0
PIEMONTE
655
86
13,1
PUGLIA
896
227
25,3
SARDEGNA
375
118
31,5
SICILIA
1.146
283
24,7
TOSCANA
524
71
13,5
UMBRIA
166
40
24,1
VENETO
701
124
17,7
ITALIA
10.213
2.138
20,9

Più di un quinto delle sedi dirigenziali è scomparso in un anno.

Le situazioni di sofferenza

Come visto, la situazione varia da regione a regione, da quelle che sono praticamente in regola a quelle che sono fuori di circa la metà; per rendere conto di queste diverse situazioni, utilizziamo un indicatore di tipo descrittivo: la “ situazione di sofferenza”.
 
Come più volte detto, le scuole possono essere non a norma per due motivi:
-         nel primo ciclo, il fatto che abbiano ancora la veste giuridica del Circolo Didattico o della Scuola Media
-         in ambedue i cicli, il fatto che siano sottodimensionate.
E’ evidente che non si possono sommare i valori dei due parametri, perché sono parzialmente sovrapponibili: si possono avere molti Circoli Didattici o Scuole Medie che sono anche sottodimensionate; noi lo faremo ugualmente, individuando così le “situazioni di sofferenza”, tenendo presente che la singola scuola può trovarsi in una o in ambedue le situazioni.
L’indicatore serve a dare l’idea dell’ulteriore intervento che sarà necessario effettuare nel prossimo anno scolastico.
Vediamo allora queste situazioni di sofferenza:
Situazione di sofferenza per regione

REGIONI
CIRCOLI DIDATTICI + SCUOLE MEDIE
SCUOLE SOTTODIMENSIONATE
SOFFERENZE
TOTALE SCUOLE
ABRUZZO
19
24
43
215
BASILICATA
0
41
41
144
CALABRIA
2
85
87
406
CAMPANIA
372
249
621
1.216
EMILIA ROM.
103
38
141
551
FRIULI V.G.
0
10
10
172
LAZIO
9
66
75
767
LIGURIA
0
10
10
191
LOMBARDIA
151
59
210
1.222
MARCHE
5
28
33
245
MOLISE
16
40
56
82
PIEMONTE
150
39
189
608
PUGLIA
158
35
193
704
SARDEGNA
43
79
122
336
SICILIA
217
171
388
1.034
TOSCANA
53
46
99
499
UMBRIA
58
32
90
158
VENETO
28
73
101
650
ITALIA
1.384
1.125
2.509
9.200
 
 
 
 
 
 

Più che il dato oggettivo in sé, per dare un’idea della situazione può essere utile mettere a confronto il dato delle sofferenze con il totale delle scuole; usiamo lo strumento della percentuale, anche se non sarebbe corretto, diciamo che facciamo un confronto di natura descrittiva:
Confronto tra situazioni di sofferenza e totale delle scuole

REGIONI
CONFRONTO SOFFERENZE/SCUOLE
MOLISE
68,3
UMBRIA
57,0
CAMPANIA
51,1
SICILIA
37,5
SARDEGNA
36,3
PIEMONTE
31,1
BASILICATA
28,5
PUGLIA
27,4
EMILIA ROMAGNA
25,6
CALABRIA
21,4
ABRUZZO
20,0
TOSCANA
19,8
LOMBARDIA
17,2
VENETO
15,5
MARCHE
13,5
LAZIO
9,8
FRIULI V.GIULIA
5,8
LIGURIA
5,2

Le regioni più piccole sono oltre la metà, ma il dato veramente impressionante è quello della Campania, anch’essa oltre la metà, seguite a ruota dalle isole maggiori, che sono oltre un terzo.
 
L'esubero dei dirigenti
E’ chiaro che una riduzione delle sedi di dirigenza/direzione superiore al 20% non poteva non avere effetti sulla situazione dei dirigenti scolastici e dei Dsga.

Purtroppo, non abbiamo i dati che riguardano i Dsga, ma la loro situazione non dovrebbe essere molto diversa da quella dei dirigenti che andiamo ad illustrare.

Per fortuna, il punto di partenza era positivo; all’inizio del corrente anno scolastico si registravano notevoli vuoti di organico, che vanno a compensare la diminuzione dei posti:

Posti residui per regione

REGIONI

POSTI LIBERI AL 01/09/2011

DIMINUZIONE POSTI IN ORGANICO

POSTI RESIDUI

ABRUZZO

63

61

2

BASILICATA

47

55

-8

CALABRIA

49

185

-136

CAMPANIA

77

363

-286

EMILIA R.

191

43

148

FRIULI V.GIULIA

47

32

15

LAZIO

153

202

-49

LIGURIA

68

35

33

LOMBARDIA

427

122

305

MARCHE

39

49

-10

MOLISE

15

42

-27

PIEMONTE

174

86

88

PUGLIA

140

227

-87

SARDEGNA

61

118

-57

SICILIA

24

283

-259

TOSCANA

99

71

28

UMBRIA

35

40

-5

VENETO

144

124

20

ITALIA

1.853

2.138

-285

Questa è la situazione odierna; in quasi tutte le regioni le vacanze di organico non hanno riassorbito la diminuzione dei posti, per cui viene a verificarsi una situazione di esubero dei dirigenti in servizio.

Da oggi a settembre c’è però un fatto nuovo: i pensionamenti, che possono dar luogo al riassorbimento dell’esubero; questo potrebbe spiegare il “raptus da pensionamento coatto” che sembra aver preso alcuni USR…

Vediamo allora la situazione al prossimo primo settembre tenendo conto dei pensionamenti:

Situazione posti al 01/09/2012

REGIONI

POSTI RESIDUI

PENSIONAMENTI

POSTI AL 01/09/2012

ABRUZZO

2

15

17

BASILICATA

-8

17

9

CALABRIA

-136

43

-93

CAMPANIA

-286

91

-195

EMILIA ROMAGNA

148

43

191

FRIULI V.GIULIA

15

10

25

LAZIO

-49

69

20

LIGURIA

33

20

53

LOMBARDIA

305

96

401

MARCHE

-10

22

12

MOLISE

-27

6

-21

PIEMONTE

88

38

126

PUGLIA

-87

65

-22

SARDEGNA

-57

22

-35

SICILIA

-259

97

-162

TOSCANA

28

33

61

UMBRIA

-5

11

6

VENETO

20

59

79

ITALIA

-285

757

472

Come si vede, molte regioni fanno registrare una disponibilità di posti, altre però sono in negativo, l’ esubero dei dirigenti si trasforma cioè da possibilità a fatto reale.

Queste le regioni che presentano un esubero:

Regioni in situazione di esubero

REGIONI

ESUBERO AL 01/09/2012

CAMPANIA

195

SICILIA

162

CALABRIA

93

SARDEGNA

35

PUGLIA

22

MOLISE

21

Dato che questi dirigenti dovranno in qualche modo essere utilizzati, può essere utile mettere a confronto l’esubero con le scuole sottodimensionate, ipotizzando che i dirigenti in esubero vengano assegnati alle scuole sottodimensionate:

Utilizzazione dei dirigenti in esubero

REGIONI

ESUBERO DIRIGENTI

SCUOLE SOTTODIMENSIONATE

SITUAZIONE DOPO UTILIZZAZIONI

CAMPANIA

-195

249

54

SICILIA

-162

171

9

CALABRIA

-93

85

-8

SARDEGNA

-35

75

40

PUGLIA

-22

35

13

MOLISE

-21

40

19

L’esubero verrebbe riassorbito; solo la Calabria presenterebbe ancora una situazione di sofferenza.

 

 

 

 

 

 

 

 
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