Il PNRR fa sentire la sua forza anche nella scuola, anche al Leonardo da Vinci di Carate.


  

Fonte: Il Giornale di Carate. La testimonianza della D. S. Maria Grazia Fornaroli. Una bella sfida in un momento non semplice: finanziamenti copiosi su due grandi linee: miglioramento dei laboratori e costruzione di nuovi ambienti di apprendimento.

L’Europa post pandemica chiede all’Italia, in tempi e con obiettivi molto definiti, di recuperare quel gap sul successo scolastico che da anni ci vede arretrare.

Che nella scuola italiana, e parliamo in particolare della scuola superiore, ci siano molte eccellenze è indubbio, è altrettanto noto purtroppo che soprattutto nei risultati dell’area scientifica, nella lingua inglese, nella lettura di testi complessi, i nostri ragazzi fatichino più dei loro coetanei europei.

Le ragioni sono tante, molte anche risiedono nella scuola che non è riuscita, soprattutto negli ultimi anni ad intercettare le nuove emergenze.

Potranno i fondi del PNRR essere utili a colmare questo gap?

Si, ma   solo se non si delegherà alla sola innovazione degli spazi e degli strumenti quello che può venire da una sinergia di tutti i soggetti coinvolti. Docenti in primis, ma anche genitori, esponenti delle istituzioni e del mondo delle imprese e delle Università,  adulti responsabili del futuro dei nostri ragazzi. Senza questo lavoro comune, teso a ripensare la scuola, non saranno né le  tecnologia né  gli spazi innovativi in grado di intercettare mente e cuore degli studenti, in grado di far loro alzare lo sguardo dagli smartphone e ridiventare protagonisti della propria vita.  

Noi ci proviamo: i docenti sono impegnati in proposte innovative che vedano la tecnologia al servizio dell’apprendimento, che abbelliscano gli spazi in una prospettiva di miglioramento estetico e in una logica di sostenibilità; aspettiamo le proposte degli studenti e dei genitori e di tutte le persone di buona volontà, abbiamo bisogno di visionari e realisti insieme.

L’edilizia scolastica italiana, dal Dopoguerra in poi, non ha brillato e i finanziamenti del PNRR non saranno certo sufficienti a realizzare ampie ristrutturazioni, ma certamente ci consentiranno di rinnovare la Biblioteca (e perché no, aprirla al territorio?), sviluppare i laboratori di Scienze, arricchire quelli tecnologici.

Per quanto possibile in uno spazio prevalentemente cementificato come è il nostro, proveremo a creare qualche zona green, in cui la didattica delle scienze integrate sconfigga l’approccio ormai desueto monodisciplinare e mente cuore e mani possano lavorare insieme in ambienti un po’ più gradevoli!

Da tempo in realtà i nostri laboratori Informatici, meccanici e di automazione, offrono una didattica laboratoriale efficace, siamo tuttavia consapevoli che l’innovazione tecnologica debba trovare nella sinergia fra scuola impresa e Università il suo orizzonte, impensabile e antieconomico rincorrere a scuoia la tecnologia; offrire sì ai ragazzi e alle ragazze qualche pillola innovativa,  ma soprattutto accompagnarli nei luoghi ove scienza e tecnologia possano aprirsi ad ampi orizzonti, anche inevitabilmente internazionali.

PCTO ben costruiti, visite guidate, viaggi di istruzione possono sicuramente accompagnare i futuri tecnici in ambienti ben più affascinanti, a scuola il laboratorio può essere sicuramente propedeutico all’incontro con le future professioni e con la strumentazione essenziale.

Ci abbiamo provato con l’acquisto di Robot, con l’arricchimento del laboratorio di meccanica attraverso stazioni di pick and place programmabili!

Ce la metteremo tutta perché con queste nuove risorse il Leonardo possa continuare ad essere degno del nome che porta e adeguato ai nuovi bisogni e alle nuove sfide educative!

Dopo aver affrontato in Collegio e tra i docenti e gli studenti alcune di queste tematiche, il 12 novembre si aprirà un tavolo di confronto con le Istituzioni comunali e le Aziende con cui da tempo collaboriamo. Altri “tavoli di confronto” saranno aperti presto, entro fine Dicembre il progetto dovrà essere presentato!

Nella speranza che docenti competenti e appassionati continuino ad offrire ai giovani il loro sapere, che i genitori continuino ad essere alleati nella sfida formativa e che il territorio tutto senta davvero la scuola come un bene pubblico sui cui investire!

 
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