Fonte: La Repubblica. Articolo del 28 settembre 2022. Durante un incontro con gli studenti sul settacinquesimo anniversario della Costituzione: "Papa Francesco è un grande sognatore? Forse è un grande realista".
"Ripudiare la guerra è qualcosa di più di non usarla, nel ripudiare c'è la scelta che non è quello lo strumento, chi ha scritto l'articolo 11 della Costituzione ha visto le stesse immagini che vediamo oggi in Ucraina. Dobbiamo aspettare un'altra bomba atomica per capire che la guerra è una follia? Quelli che hanno fatto la guerra lo sapevano, perché hanno visto la bomba atomica e hanno detto se c'è una terza guerra mondiale sarà l'ultima, poi uno se lo dimentica e pensa che andrà tutto bene". Lo ha detto il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi a margine di un convegno a Genova.
"L'incendio della guerra, la logica della guerra, è diffusivo, proprio per questo è realistico prendere sul serio l'articolo 11 della Costituzione italiana e applicarlo: il ripudio della guerra per esempio deve significare lavorare per la pace, fare una nuova pressione affinché non siano le armi la soluzione. Papa Francesco è un grande sognatore, ma forse è un grande realista", ha aggiunto Zuppi durante un incontro pubblico con gli studenti sul 75/mo anniversario dalla nascita della Costituzione.
"La Costituzione italiana parla a tutti, diamo un pò il diritto a tutti di essere italiani oltre che studenti", aggiunge poi Zuppi.
"Sul diritto di cittadinanza credo che ormai l'Italia dovrebbe esserci, siamo passati dallo ius soli allo ius scholae con un dibattito importante, grosso modo tutti sono arrivati a un'ipotesi e speriamo che si faccia presto - chiede il cardinale Zuppi al nuovo Parlamento - Sembra quasi che non fare lo Ius Scholae sia indifferente, invece ha un prezzo, rimandare e non affrontare i problemi significa sofferenza, delusione, disillusione, distacco, non sentirsi rappresentati. Parliamo di un milione di giovani che di fatto non hanno gli stessi diritti dei loro compagni"