Scuola/ Sì della Camera alla legge sulle competenze non cognitive


Scuola/ Sì della Camera alla legge sulle competenze non cognitive 

Martedì 11 gennaio è stata approvata all’unanimità alla Camera dei deputati la legge proposta dall'Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà sulle Non cognitive skills. La presentazione del provvedimento da parte del Presidente del gruppo per la sussidiarietà Maurizio Lupi.

La Camera ha detto in modo praticamente unanime sì alla proposta di legge che abilita all’utilizzo e alla valorizzazione delle competenze non cognitive in ambito didattico: i voti a favore sono stati 340, nessun contrario, solo cinque gli astenuti. Il testo approvato ora passa all’esame del Senato. La proposta, presentata dall’intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, prevede una sperimentazione strutturata e inclusiva che valorizzi delle sempre più rilevanti competenze extradisciplinari.

"Oggi è stata approvata alla Camera dei deputati la legge proposta dall'Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà sulle Non cognitive skills. È un fatto importante sia per il metodo con cui è stato raggiunto questo risultato, un lavoro trasversale a cui hanno partecipato quasi tutti i gruppi parlamentari, sia per il contenuto della legge". Lo comunica in una nota Maurizio Lupi, presidente dell'Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà. "Competenze non cognitive, semplificando - spiega Lupi -, è una definizione attuale del fenomeno dell'educazione, che non è solo trasmissione di conoscenze e di abilità. L'educazione è più dell'istruzione, coinvolge la libertà di due persone, l'insegnate e l'allievo, non è fatta solo di nozioni (importantissime) ma anche di rapporti. È ciò di cui abbiamo sentito la mancanza in questi anni di didattica a distanza, l'hanno sentita soprattutto i ragazzi, e fra loro l'hanno patita in modo particolare i più deboli e svantaggiati". "Educare la capacità di lavorare insieme, di prendere decisioni, la coscienziosità, la perseveranza non è una nuova materia, è un fattore decisivo di ogni pedagogia ed è vitale per la formazione integrale della persona e importantissimo per il suo inserimento lavorativo e quindi per il contributo che potrà dare alla società. Ed è un contributo fondamentale per prevenire gli abbandoni scolastici - aggiunge -. Lo ha spiegato bene il professor James Heckman, che per questi studi ha vinto il premio Nobel per l'economia". "Nel proporre questa legge, che ora passerà al Senato per l'approvazione decisiva - spiega ancora Lupi -, siamo partiti dall'esperienza che già molti professori e scuole vivono, ma ciò che sinora era lasciato al buon cuore e alla capacità di qualcuno diventa finalmente un percorso formativo riconosciuto, finanziato, sviluppato e migliorato dal ministero dell'Istruzione che lo valuterà alla fine del triennio sperimentale, sperando che diventi un percorso definitivo". "Quando sosteniamo che l'investimento in istruzione ed educazione è quello decisivo per un Paese, diciamo una cosa in cui crediamo e che oggi ha fatto un passo in più verso la sua realizzazione concreta. Per questo - conclude Lupi - ringrazio il relatore della legge Paolo Lattanzio e i suoi principali promotori, Valentina Aprea, Gabriele Toccafondi, Flavia Piccoli Nardelli, Vittoria Casa, Angela Colmellere e Paola Frassinetti".

 Legge Non cognitive skills
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