Coronavirus,
in Florida stop del giudice all’obbligo del rientro a scuola in presenza. A
Seul chiusi di nuovo quasi tutti gli istituti
Sono oltre 23,5 milioni i contagi
nel mondo, mentre le vittime sono salite a 811 mila. Come confermano i dati
della Johns Hopkins University, gli Stati Uniti restano il Paese più colpito
con 5,7 milioni di casi e 177 mila morti, seguiti dal Brasile con 115 mila
decessi
Usa
Dalla
Florida arriva lo
stop di un giudice all’obbligo di riapertura delle scuole pubbliche imposta
dal governatore Ron
DeSantis, in linea con la volontà della Casa Bianca di riporta gli studenti
nelle classi mentre la pandemia di Coronavirus
continua a registrare numeri importanti negli Stati Uniti. Secondo il giudice,
l’obbligo di rientro a scuola «ignora arbitrariamente la sicurezza», limitando
la libertà dei singoli istituti di scegliere forme alternative come la
didattica online. Una vittoria dell’American federation of teachers,
il potente sindacato dei docenti, che per la prima volta hanno avviato una
causa di questo genere, prefigurando altri casi negli altri Stati.
Corea del Sud
Il
governo della Corea del Sud ha imposto la chiusura
della maggior parte delle scuole di Seul e delle aree circostanti, che
dovranno ora tornare alle lezioni a distanza. È l’ultimo provvedimento delle
autorità locali dopo il nuovo aumento dei contagi nel Paese, che secondo il Kcdc sono
aumentati di 280 casi nelle ultime 24 ore, portando il totale a 17.945 con 310
morti. Solo lo scorso sabato, in Corea era stato registrato un nuovo picco
massimo rispetto a marzo con 397 nuovi contagi. Nelle ultime due settimane sono
stati almeno 150 gli studenti risultati positivi nell’area di Seul, oltre a 43
membri del personale scolastico.
Striscia di Gaza
È
scattato un lockdown
per 48 ore nella Striscia di Gaza dopo la scoperta di un focolaio di
Coronavirus in un supermercato di Deir el-Balah. Un annuncio che ha scatenato
scene di panico per le strade di Gaza, mentre la polizia cercava di far
rientrare a forza la gente in casa. La portavoce del ministro
dell’Informazione, Salama Maaruf, ha rivelato la scoperta anche di quattro contagiati
nel campo profughi di al-Maghazi, tutti membri della stessa famiglia. Durante i
due giorni di quarantena resteranno aperti solo gli ospedali e i panifici.