Alunni con cittadinanza non italiana: secondo i dati del Ministero sono il 10% del totale
da La Tecnica della Scuola – 3/7/2020 – redazione
È disponibile, da oggi, sul sito del Ministero dell’Istruzione, l’approfondimento statistico relativo ai dati su alunne e alunni con cittadinanza non italiana.
Nell’anno scolastico 2018/2019 le scuole hanno accolto complessivamente 8.580.000 studenti di cui 857.729 di cittadinanza non italiana (10% del totale). Rispetto all’anno precedente, il 2017/2018, la popolazione scolastica è calata complessivamente di quasi 85 mila unità , pari all’1%. Gli studenti con cittadinanza italiana hanno registrato una flessione di oltre 100 mila unità (-1,3%) a fronte, invece, di una crescita di 16 mila studenti con cittadinanza non italiana (+1,9%), per cui la loro incidenza sul totale passa dal 9,7% al 10%.
Al contempo, i dati di trend mostrano comunque che la presenza di questi ultimi tende a stabilizzarsi. Nel decennio 2009/2010 – 2018/2019 gli studenti con cittadinanza non italiana sono complessivamente aumentati del 27,3% (+184 mila unità ), un ritmo di crescita assai lontano da quello verificatosi nel decennio 1999/2000 – 2008/2009, durante il quale l’incremento è stato del 425,9%, corrispondente a 510 mila unità . Si tratta per lo più di studentesse e studenti di seconda generazione, nati cioè in Italia da genitori non italiani. In particolare, la quota dei nati in Italia sul totale degli studenti di origine migratoria è salita al 64,5%, oltre un punto percentuale in più rispetto al 2017/2018 (63,1%).
I dati confermano che la maggior parte degli studenti con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Nord (65%), seguite dal Centro (22%). La presenza nel Mezzogiorno è di poco superiore al 13%. In Emilia-Romagna, gli studenti con cittadinanza non italiana sono, in rapporto alla popolazione scolastica regionale, il 16,4%, valore più elevato a livello nazionale. Seguono Lombardia (15,5%), Toscana (14,1%), Umbria (13,8%), Veneto (13,6%) e Piemonte (13,5%). Al Sud l’incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è ovunque inferiore alla media nazionale del 10%. L’indice varia tra il 7,5% dell’Abruzzo e il 2,6% della Sardegna.
Il 46,3% degli studenti con cittadinanza non italiana proviene da un Paese europeo. A seguire, ci sono gli studenti di provenienza o origine africana (25,7%) e asiatica (20,1%). Assai più contenuta la percentuale degli studenti provenienti dall’America e dall’Oceania (7,9% e 0,03%).
Continuano a crescere gli alunni con cittadinanza non italiana
da Il Sole 24 Ore – 3/7/2020 - Redazione Scuola
Nell’anno scolastico 2018/2019 le scuole hanno accolto complessivamente 8.580.000 studenti di cui 857.729 di cittadinanza non italiana (10% del totale). Rispetto all’anno precedente, il 2017/2018, la popolazione scolastica è calata complessivamente di quasi 85 mila unità , pari all’1%.
Gli studenti con cittadinanza italiana hanno registrato una flessione di oltre 100 mila unità (-1,3%) a fronte, invece, di una crescita di 16 mila studenti con cittadinanza non italiana (+1,9%), per cui la loro incidenza sul totale passa dal 9,7% al 10%.
Al contempo, i dati di trend mostrano comunque che la presenza di questi ultimi tende a stabilizzarsi. Nel decennio 2009/2010 – 2018/2019 gli studenti con cittadinanza non italiana sono complessivamente aumentati del 27,3% (+184 mila unità ), un ritmo di crescita assai lontano da quello verificatosi nel decennio 1999/2000 – 2008/2009, durante il quale l’incremento è stato del 425,9%, corrispondente a 510 mila unità .
Si tratta per lo più di studentesse e studenti di seconda generazione, nati cioè in Italia da genitori non italiani. In particolare, la quota dei nati in Italia sul totale degli studenti di origine migratoria è salita al 64,5%, oltre un punto percentuale in più rispetto al 2017/2018 (63,1%).
I dati confermano che la maggior parte degli studenti con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Nord (65%), seguite dal Centro (22%). La presenza nel Mezzogiorno è di poco superiore al 13%.
In Emilia-Romagna, gli studenti con cittadinanza non italiana sono, in rapporto alla popolazione scolastica regionale, il 16,4%, valore più elevato a livello nazionale. Seguono Lombardia (15,5%), Toscana (14,1%), Umbria (13,8%), Veneto (13,6%) e Piemonte (13,5%).
Al Sud l’incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è ovunque inferiore alla media nazionale del 10%. L’indice varia tra il 7,5% dell’Abruzzo e il 2,6% della Sardegna.
Il 46,3% degli studenti con cittadinanza non italiana proviene da un Paese europeo. A seguire, ci sono gli studenti di provenienza o origine africana (25,7%) e asiatica (20,1%). Assai più contenuta la percentuale degli studenti provenienti dall’America e dall’Oceania (7,9% e 0,03%).
Scuola, 85 mila studenti in meno in un anno. Aumentano gli stranieri
da Corriere della sera – 3/7/2020 - Valentina Santarpia
Abbiamo «perso» 85 mila studenti, l’1% della popolazione scolastica che è composta da 8 milioni e 580 mila studenti. Ma il bilancio sarebbe stato ben più drammatico se non avessimo avuto gli studenti non italiani a rinforzare le classi. Infatti, mentre gli studenti di cittadinanza italiana sono diminuiti di 100 mila (-1,3%), quelli stranieri sono aumentati di 16 mila (+1,9%), passando così a diventare il 10% del totale degli studenti. Sono i dati diffusi oggi pomeriggio dal ministero dell’Istruzione. Non sono aumenti record: anzi, negli ultimi dieci anni la presenza di studenti non italiani nelle classi si è stabilizzata, attestandosi al 27,4%, una percentuale decisamente lontana dal picco del 425% raggiunto nei dieci anni precedenti (1999/2009). Si tratta per lo più di studentesse e studenti di seconda generazione, nati cioè in Italia da genitori non italiani. In particolare, la quota dei nati in Italia sul totale degli studenti di origine migratoria è salita al 64,5%, oltre un punto percentuale in più rispetto al 2017/2018 (63,1%).
Al Sud meno studenti con cittadinanza non italiana
I dati confermano che la maggior parte degli studenti con cittadinanza non italiana si concentra nelle regioni del Nord (65%), seguite dal Centro (22%). La presenza nel Mezzogiorno è di poco superiore al 13%. In Emilia-Romagna, gli studenti con cittadinanza non italiana sono, in rapporto alla popolazione scolastica regionale, il 16,4%, il valore più alto a livello nazionale. Seguono Lombardia (15,5%), Toscana (14,1%), Umbria (13,8%), Veneto (13,6%) e Piemonte (13,5%). Al Sud l’incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana è inferiore alla media nazionale del 10%. L’indice varia tra il 7,5% dell’Abruzzo e il 2,6% della Sardegna. Il 46,3% degli studenti con cittadinanza non italiana proviene da un Paese europeo. A seguire, ci sono gli studenti di provenienza o origine africana (25,7%) e asiatica (20,1%). Più contenuta la percentuale degli studenti provenienti dall’America e dall’Oceania (7,9% e 0,03%).