Rapporto OCSE-Pisa 2012: presentati i dati dell’Indagine


Indagine Ocse-Pisa, eccelle il Triveneto, male il Sud

tuttoscuola.com – 3.12.2013

Secondo l'indagine Ocse-Pisa, Trento è all'11mo posto della classifica mondiale per le competenze in matematica, il Friuli Venezia Giulia al 12mo, il Veneto al 14mo.

Sono ai livelli di Svizzera, Olanda e Finlandia. La Sicilia e la Campania sono a livelli più bassi, quasi al centesimo posto, vicine alla Romania. Per quanto riguarda le competenze nella lettura il Veneto è al 13mo posto, seguito subito da Trento. La Sicilia occupa una posizione molto più bassa e viene dopo la Repubblica Slovacca. Trento, Friuli Venezia Giulia e Veneto si distinguono anche nelle scienze: le performance degli studenti fanno guadagnare alle tre aree del Nordest rispettivamente il 10mo, l'11mo e il 12mo posto della classifica mondiale.

Il rendimento scolastico è collegato, secondo l'Ocse, alla disciplina e alle frequenze: in Italia la percentuale di chi non è mai arrivato tardi a scuola è molto più elevata in Veneto, Trento, Bolzano, Emilia, Friuli (con punte del 75%) rispetto, ad esempio, al Lazio (59%) e alla Calabria (54%). Per quanto riguarda l'assiduità delle presenze: i sempre presenti vanno da un minimo del 37,7% della Campania a un record di quasi l'80% di Bolzano.

 

Indagine Ocse-Pisa, aumentano gli studenti stranieri, ma restano indietro

tuttoscuola.com – 3.12.2013

Tra il 2003 e il 2012 gli studenti stranieri in Italia sono aumentati di 5 punti percentuali: oggi sono quasi il 7,5% del totale, contro una media Ocse del 12%. Ma nel nostro paese esiste un divario, per quanto riguarda le competenze, tra gli studenti italiani e i loro compagni immigrati. Lo rileva l'indagine Ocse-Pisa sulle competenze degli studenti quindicenni in matematica, scienze e lettura, presentata oggi a Roma, in contemporanea al lancio internazionale del Rapporto Pisa.

Gli studenti immigrati, si legge nell'indagine, hanno ottenuto 48 punti in meno dei loro colleghi italiani nei test Pisa di matematica. In media, nei paesi Ocse questa differenza di risultati si ferma a 34 punti. Dal 2003 al 2012 la performance dei ragazzi italiani è migliorata di 23 punti, quella degli immigrati è rimasta stabile. Inoltre, tra i nuovi arrivati si aggiunge l'ostacolo della lingua: gli stranieri già integrati, che parlano l'italiano anche a casa, hanno ottenuto un risultato migliore nelle prove (19 punti in più) rispetto a chi è arrivato nel nostro paese da poco. L'Italia, osserva l'Ocse, non ha tradizionalmente esperienza di studenti immigrati e anche per questo motivo il fenomeno è più problematico rispetto che in altri paesi. Spesso accade che gli stranieri siano concentrati in determinate aree geografiche, accentuando così le difficoltà degli insegnanti.

 

Ocse-PISA: scuola italiana promossa. Quasi

tuttoscuola.com – 3.12.2013

Notevoli progressi dell’Italia in matematica, scienze e anche (meno) in lettura, pur restando i risultati dei nostri studenti leggermente inferiori alla media OCSE.

L’Italia è uno dei Paesi che ha registrato i più notevoli progressi in matematica e scienze, confermando nella rilevazione del 2012 i progressi già registrati nel 2009 rispetto ai dati del 2006.

È questo ciò che emerge dai risultati dell’indagine Ocse-Pisa 2012 sulle competenze degli studenti quindicenni, presentati questa mattina al Miur.

Su 65 Paesi oggetto dell’indagine l’Italia si colloca tra il 26° e il 35° posto.

In matematica i risultati medi restano inferiori alla media Ocse ma comunque i progressi sono consistenti: gli studenti italiani ottengono in media un risultato di 485 punti, comparabile ai risultati di Federazione Russa, Lettonia, Lituania, Norvegia, Portogallo, Repubblica Slovacca, Spagna e Stati Uniti. In Italia, tra il 2003 e il 2012, i risultati medi sono migliorati di 20 punti, avvicinandosi alla media OCSE. L'Italia è uno dei Paesi che ha registrato i progressi più rapidi in matematica rispetto ai Paesi che hanno partecipato a tutte le indagini PISA dal 2003 ad oggi.

In media i ragazzi superano le ragazze di 18 punti in matematica, una differenza più ampio rispetto a quanto osservato in media negli altri Paesi dell'OCSE (11 punti), ma si rifanno in lettura.

Tra il 2003 e il 2012 la percentuale di studenti che si colloca nella fascia inferiore del punteggio (low performers) è diminuita di 7 punti percentuali e quella degli studenti che si colloca nella fascia superiore del punteggio (top performers) è aumentata di 2,9 punti.

Ora il 25% degli studenti in Italia ottiene un punteggio inferiore al livello 2 della scala dell'indagine PISA in matematica (il livello 2 è considerato il livello minimo per esercitare i diritto di cittadinanza), mentre la media OCSE è del 23%, quindi più vicina.

Il 10% degli studenti in Italia raggiunge la fascia alta del punteggio PISA (la media 0CSE è del 13%), cioè il livello 5 o 6 (il massimo) di competenze in matematica.

Tra il 2003 e il 2012 la percentuale di studenti in Italia sotto il livello 2 di competenze di base è diminuita di 7,3 punti mentre la percentuale degli studenti che si collocano nella fascia alta dei risultati è aumentata di 2,9 punti percentuali.

Anche in scienze la performance media dell’Italia è migliorata di 18 punti tra il 2006 e il 2012 (ora è a 494 punti) e la maggior parte dei progressi sono stati registrati tra il 2006 e il 2009.

In lettura invece i risultati sono stabili tra il 2000 e il 2012 (490 punti) e sono paragonabili a quelli di Austria, Danimarca, Israele, Spagna, Svezia e Stati Uniti e Ungheria.

Il 19,5% degli studenti in Italia (un dato vicino a quello medio dell’OCSE) ottiene nelle competenze di lettura  risultati inferiori al livello di base, mentre il 6,7% degli studenti si colloca nella fascia superiore della scala PISA, rispetto all’8,4% nell'insieme dei Paesi OCSE.

Buoni risultati, dunque, o almeno promettenti, considerato il trend verso il miglioramento, e malgrado, come è stato osservato, la diminuzione delle risorse disponibili.

 

Dati Ocse, Nord Est eccellente in matematica. Ma il resto d'Italia arranca

Tecnicadellascuola.it - 03/12/2013

Notevoli progressi dell'Italia in matematica, scienza e lettura anche se i risultati sono inferiori alla media OCSE, l’Italia è tuttavia uno dei Paesi che ha registrato i più notevoli progressi in matematica e scienze. È quanto emerge dai risultati dell'indagine Ocse-Pisa 2012 sulle competenze degli studenti quindicenni, presentati oggi al Miur.

"Saltare ore di lezione o intere mattinate si traduce in basse prestazioni": in Italia, riferisce il nuovo Rapporto PISA (Programme for International Student Assessment) promosso dall'OCSE sui quindicenni di 65 Paesi, nelle due settimane precedenti alla rilevazione quasi uno studente su due ha ammesso di aver saltato un giorno o più di scuola e uno su tre è arrivato in ritardo a lezione.
Nonostante un cospicuo miglioramento negli esiti sia in matematica che in scienze tra il 2003 e il 2012, il nostro Paese continua a collocarsi sotto la media internazionale in tutte e tre le competenze considerate: per matematica 485 punti (media OCSE 494), per scienze 494 (media OCSE 501), e per lettura 490 (media OCSE 496). Tuttavia in Italia c'è chi è in controtendenza: in matematica, con 523-524 punti, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto superano abbondantemente la media OCSE, confermando profondi divari tra regioni: a fondo classifica nazionale si situano Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna.
Anche in scienze gli ultimi anni hanno portato un generale, benché insufficiente accrescimento delle competenze nazionali, mentre in lettura la situazione italiana è rimasta pressoché immutata dal 2000, con l'eccezione ancora di Trentino, Friuli Venezia Giulia, Veneto, e della Lombardia, che si attestano nettamente al di sopra della media, con punteggi tra 529 e 533. Nel complesso, il 19,5% dei quindicenni italiani riesce appena a riconoscere il tema di un semplice testo o l'intento dell'autore e a stabilire collegamenti tra le informazioni desunte e la vita di tutti i giorni. Solo il 6,7% (contro l'8,4% di media OCSE) è in grado di affrontare e analizzare testi su argomenti non noti.
Come per il resto dei Paesi oggetto di studio, in lettura le ragazze italiane surclassano i ragazzi di quasi 40 punti. Valori nel complesso negativi si riscontrano pure nel finanziamento della scuola dell'obbligo: mentre tra il 2001 e il 2010 in quasi tutti i Paesi OCSE i fondi disponibili sono aumentati, in Italia sono diminuti dell'8%. Sfavorevole anche il giudizio sull'edilizia scolastica: "Tutte le scuole in Italia sono caratterizzate da infrastrutture carenti", si legge nel volume di 564 pagine (PISA 2012 Results: What students know and can do), che sottolinea anche gli svantaggi derivanti ad un pesante deficit di autonomia decisionale delle singole scuole.
Ricordando che i Paesi con i migliori risultati – Shanghai, Canada, Finlandia, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda – appartengono a sistemi socioeconomici assai diversi l'uno dall'altro, l'OCSE suggerisce che per migliorare la scuola dell'obbligo ciò che serve è "volontà politica, sforzi sostenuti economicamente e concertati, e un patto di corresponsabilità tra operatori politici, educatori, studenti e famiglie".

 

OCSE Pisa 2012, i primi dati. L'Italia migliora in matematica, lievemente. Indietro ancora le aree di segregazione socio-economica

Orizzontescuola.it – 03.12.2013 – red

Il paese è spaccato, e fa bene la FLCGIL a parlare si segregazione socio-economica alla base delle cause dei risultati negativi

Dall'articolo puoi seguire la diretta della presentazione dei risultati OCSE Pisa

L’Italia consegue una performance peggiore della media OCSE. Confrontando il 2012 con le prime edizioni della rilevazione PISA l’Italia evidenzia però segnali di miglioramento: tra 2006 e 2009 i risultati si innalzano e il 2012 conferma tale inversione di tendenza. Il pattern dei risultati interni all’Italia è coerente con quello delle rilevazioni nazionali condotte dall’INVALSI: ampi sono i divari territoriali, con le regioni del Nord Ovest e del Nord Est avanti, mentre il Mezzogiorno, pur con segnali di miglioramento dal 2006 in poi, specie in alcune regioni, è sotto la media nazionale, sui cui valori si situa il Centro.

Le competenze dei 15-enni italiani in Matematica si situano leggermente, ma significativamente, al di sotto della media OCSE (circa il 2 per cento, 485 punti a fronte dei 494 della media OCSE). Fra i paesi OCSE, ottengono un punteggio inferiore all’Italia solo Svezia, Ungheria, Israele, Grecia, Cile e Messico; sono equiparabili all’Italia (avendo valori che non se ne discostano in termini statisticamente significativi) Norvegia, Portogallo, Spagna, Repubblica Slovacca e Stati Uniti.

Solo leggermente migliori sono i risultati in Lettura e Scienze, con valori dell’Italia rispettivamente di 490 e 494 (a fronte di valori medi OCSE rispettivamente pari a 496 e 499). Fra i paesi OCSE, ottengono un punteggio inferiore all'Italia solo Cile, Grecia, Islanda e Messico, per la Lettura, vi si aggiunge Israele nelle Scienze; sono statisticamente equiparabili all’Italia, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria, Lussemburgo e Israele – nella Lettura – Danimarca, Francia, Ungheria, Lussemburgo, Norvegia, Portogallo, Spagna e Stati Uniti – nelle Scienze.

Nella Matematica l’Italia presenta una performance significativamente peggiore per le ragazze rispetto ai ragazzi (476 a fronte di 494), con un divario che è più ampio di quello registrato nella media dei paesi OCSE (18 punti vs 11); di segno opposto e più ampio (39 punti) è il divario di genere nella Lettura (simile anche nell’entità a quello presente nella media dei paesi OCSE), mentre non si rilevano differenze di genere statisticamente significative nelle Scienze.

I risultati in Matematica sono peggiori della media complessiva nel Mezzogiorno, che in generale si caratterizza anche per una maggiore variabilità interna dei risultati; sopra la media nazionale si collocano  Nord Ovest e Nord Est, sulla media è il Centro. A livello di singole regioni, i valori più elevati (con risultati sopra la media OCSE) li hanno la Provincia autonoma di Trento, il Friuli-Venezia Giulia, il Veneto e la Lombardia, mentre i risultati peggiori si hanno in Calabria, Sicilia, Campania e Sardegna; Puglia e Abruzzo ottengono risultati più elevati rispetto alla propria macroarea di riferimento, avvicinandosi alla media
nazionale, mentre il Lazio è l’unica regione del Centro al di sotto della media nazionale. Lo stesso pattern geografico generale, pur con spostamenti di singole regioni, si ha nella Lettura e nelle Scienze.

Nel Mezzogiorno si concentrano gli studenti “poveri di conoscenze”, definiti come quelli che non superano il primo livello di competenze (in una scala a 6 livelli): per la Matematica sono in tale condizione il 34 per cento del totale degli studenti di quell’area, che sono perciò in grado di rispondere solo a domande che riguardino contesti familiari e nelle quali siano esplicitate tutte le informazioni da adoperare. Nelle 4 regioni dell’Obiettivo Convergenza (Puglia, Calabria, Sicilia, Campania), per le quali tale indicatore è tra quelli obiettivo delle politiche connesse con l’uso dei fondi strutturali europei, la loro quota sul totale è pari al 35
per cento (25 e 23 per cento sono le quote rispettivamente in Italia e nella media OCSE).

Nel complesso sono i paesi dell’Estremo Oriente: la provincia cinese di Shangai, Hong Kong, Taiwan, la Corea del Sud, Macao ma anche il Lietchtenstein, la Svizzera e i Paesi Bassi. Sono questi i paesi che si collocano al top della classifica.  Tra il 2003 ed oggi comunque 25 paesi hanno migliorato la loro prestazione,  altri 25 sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre 14 l’hanno peggiorata. Italia, Polonia e Portogallo hanno ottenuto un lieve progresso, inferiore tuttavia alle aspettative.

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