DiSAL sulle proposte INVALSI per la valutazione dirigenti


In data 22.05.2008, dalle ore 15.00 alle ore 18.30, si è tenuto presso la sede dell’INVALSI, Villa Falconieri di Frascati, un incontro della commissione paritetica che aveva operato durante l’intera sperimentazione triennale SIVADIS ed il gruppo di esperti che ha predisposto la proposta di valutazione dei Dirigenti Scolastici, su mandato del Ministero della Pubblica istruzione.

Della commissione paritetica erano presenti due dirigenti Scolastici della CGIL  –scuola e della CISL- scuola, un Dirigente scolastico della ANP, dello SNALS, UIL- scuola, dell’associazione ANDIS e DISAL. L’associazione DISAL è stata rappresentata dal Dirigente Scolastico, prof. Vincenzo Costabile.

L’INVALSI è stata rappresentata dal dottor Cipolloni, la prof.ssa Ribolzi dell’Università di Genova, il prof. Paletta dell’Università di Bologna, dalla dott.ssa Aiello dell’Università La Sapienza di Roma, dalla dott. ssa Terrinoni, dal dottor Iodice e dottor Revitali.

Tutti i componenti della commissione paritetica hanno illustrato il proprio parere sul modello di valutazione, preventivamente inviato ai singoli componenti.  I componenti  della commissione paritetica hanno espresso significative critiche al modello elaborato dal gruppo di esperti dell’INVALSI; in particolare hanno sottolineato la necessità di valutare tutte le componenti scolastiche, oltre al Dirigente Scolastico, per garantire il buon funzionamento della scuola.  E’ stato rilevato che non si può identificare il Dirigente Scolastico con la singola scuola: gli atti fondamentali della scuola sono assunti con delibere degli Organi Collegiali e il solo Dirigente Scolastico non può essere unico responsabile dei risultati  della singola scuola.  E’ emerso che diverse questioni ancora  da definire dal documento INVALSI trovano una risposta nei lavori elaborati durante il percorso del SIVADIS.  E’ stata quindi sottolineata l’esigenza di recuperare il percorso del modello SIVADIS.

In merito alle critiche effettuate dai componenti della commissione rispetto alla composizione del team di valutazione, che secondo il modello INVALSI possono essere reclutati fuori dell’amm.ne scolastica, il dottor Cipolloni ha evidenziato che la scelta è stata effettuata nell’interesse dei Dirigenti Scolasti per garantirli il  più possibile.  Viene inoltre  sottolineata l’esigenza che il processo  di valutazione non debba appesantire ulteriormente il lavoro del Dirigente Scolastico e  neppure avere un costo particolarmente elevato.  Viene inoltre evidenziata la necessità di utilizzare al meglio il sistema informatico, oltre che nel processo di valutazione dei Dirigenti Scolastici, in tutte le attività della scuola: non è possibile continuare a trasmettere dalla scuola materiali cartacei e telematici: bisogna che il sistema funzioni meglio. 

Viene sottolineato dalla rappresentante della CISL che nel corso degli anni è cresciuta  tra i colleghi la consapevolezza di essere valutati: in passato non era così, c’era una significativa opposizione all’idea dei essere valutati; il processo di valutazione ha subito significativi miglioramenti nel corso degli anni e sarebbe davvero sprecato non utilizzare l’esperienza maturata.  Sottolinea inoltre la necessità di  documentare  nel processo di valutazione il lavoro del Dirigente scolastico, dei dati della scuola e del lavoro del team. La collega della CISL auspica che si insaturi nel processo di valutazione una fattiva collaborazione tra i vari protagonisti  coinvolti nel processo e chiede che venga recuperato il lavoro triennale del SIVADIS, in quanto ritiene che il modello INVALSI rimetta in discussione gran parte dei problemi già risolti.

Viene inoltre ribadito dal rappresentante dell’ ANP che bisogna accelerare nell’attuare la valutazione, i tempi sono ristretti e non si può continuare a sperimentare su gruppi ridotti, ma necessita ormai coinvolgere l’intera categoria; ritiene inoltre che gli obiettivi assegnati al Dirigente Scolastico  da parte del Direttore Regionale debbano essere specifici per ciascuna scuola e non possano  essere generici;  il legame con il territorio risulta determinante.  Fa presente inoltre che è d’accordo con l’istituzione di un albo di valutatori professionali a cui accedere per concorso.

La rappresentante dello SNALS sottolinea inoltre l’esigenza di fissare linee comuni valide sull’intero territorio nazionale e ritiene che la formazione sia indispensabile per potere valutare adeguatamente i Dirigenti scolastici; fa presente inoltre  che non bisogna costituire gerarchie all’interno del team di valutazione. 

Il rappresentante della DISAL nel suo intervento ha ribadito la posizione ormai nota dell’associazione: non è possibile valutare i dirigenti scolastici dimenticando la complessità delle scuole e trascurando le altre componenti scolastiche, soprattutto i docenti, dalla cui collaborazione dipende l’esito dell’operato dei dirigenti. Invita pertanto  tutti i componenti della commissione paritetica ad operare nelle rispettive organizzazioni, per fare in modo che nelle contrattazioni sindacali si possa stabilire che vengano valutate tutte le componenti scolastiche. La valutazione purtroppo continua a riguardare esclusivamente l’operato dei dirigenti  scolastici, senza coinvolgere il sistema scuola nel suo complesso, per il quale  peraltro i Dirigenti scolastici sono identificati responsabili dei risultati di azioni e processi  che sono l’esito di scelte e dinamiche di altri attori.  Il modello di valutazione dei dirigenti presentato dall’INVALSI rappresenta sicuramente un significativo lavoro e alcuni limiti evidenziati dalla commissione paritetica derivano dalla necessità di rispettare l’attuale quadro normativo.  Allo stato attuale, continua il rappresentante della DISAL, si registrano fenomeni che destano molte preoccupazioni e che richiedono risposte adeguate con il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche. Se ne ricordano alcuni:

I dati OCSE-PISA

L’elevato numero di debiti degli studenti nella scuola superiore

Il consistente numero di alunni che conseguono la licenza media con un elevato numero di insufficienze in diverse discipline. 

La scuola sempre più spesso è all’attenzione della cronaca per gravi fatti, che si verificano nell’ambito delle aule scolastiche.

Nel ricordare che proprio DiSAL ha dedicato il proprio convegno nazionale del novembre 2007 all’incidenza dell’operato del dirigente scolastico sulla qualità della scuola come comunità di apprendimento, il prof. Costabile ha sottolineato inoltre che sicuramente in  una scuola ben diretta i risultati arrivano. Se scuole e dirigenti sono capaci di mettere a fuoco i veri problemi e individuare strategie di soluzione, i livelli di apprendimenti aumentano indipendentemente dalle condizioni di partenza degli studenti.  La valutazione dei Dirigenti Scolastici, sicuramente doverosa, attuata senza la valutazione dell’intero personale scolastico, rischia di diventare un ulteriore appesantimento per il Dirigente stesso, ma soprattutto non rispecchierà mai la situazione reale. Tra l’altro la valutazione deve essere effettuata sulla base di pochi obiettivi misurabili e gestibili, prevedendo indicatori significativi di riferimento, cosa attualmente inattuabile. Nel merito del modello il rappresentante DiSAL ha illustrato infine  l’allegato documento dell’associazione.

A cura del dirigente scolastico Vincenzo Costabile

 

 

Per il documento Invalsi “Idee per un modello di valutazione dei dirigenti scolastici” si veda alla pagina http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?ID=8435.

 

Di seguito il parere consegnato da DiSAL sul documento Invalsi.

Su questo parere chiediamo a tutti i soci e colleghi di inviare le loro osservazioni alla associazione utilizzando la mail  notizie@disal.it.

 

 

 

 
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