Valutazione dirigenti statali: DiSAL al Ministero


 

Nella mattinata di ieri, giovedì 24 novembre, su cortese invito del dott. Giuseppe Cosentino, Direttore Generale del Personale, il presidente di DiSAL Roberto Pellegatta ha illustrato, presso gli uffici della Direzione, una proposta indirizzata al Ministro Moratti contente richieste di modifica dell'art. 20 della bozza del Contratto Nazionale di Lavoro per la dirigenza scolastica statale, che probabilmente verrà sottoscritto entro dicembre.

La proposta nasce dal lavoro della direzione nazionale e dei rappresentanti di DiSAL (i dirigenti scolastici Vincenzo Costabile e Giuliana Colombo) nel Gruppo di Lavoro sul SiVaDiS3, Gruppo avviato appunto dal Direttore Generale che, unico caso al Ministero, ha coinvolto le Associazioni professionali nella riflessione ed elaborazione degli strumenti da utilizzare per attuale la valutazione dei Capi di istituto.

Il dott. Cosentino ha motivato l'ipotesi e l'impostazione che la Sua Direzione ha dato con il Gruppo di lavoro, mentre il presidente di DiSAL, apprezzando lo sforzo di elaborazione degli strumenti del SiVaDiS3,  ha chiesto alcuni emendamenti alla bozza, nel pieno rispetto della distinzione delle competenze tra Ministero e Aran.

Lo stesso testo (qui allegato) è stato inviato ai sindacati dei dirigenti scolastici. Purtroppo, salvo l'eccezione del metodo di lavoro avviato dalla Direzione Generale per il Personale, siamo ancora in presenza di un Ministro che su tematiche con forte carattere di cultura professionale (quali la formazione ed la valutazione) persiste a non assumere effettivamente le Associazioni professionali quali interlocutori delle scelte generali che riguardano gli elementi culturali della professione dirigente e che poi caratterizzano i contenuti delle trattative contrattuali.

Al termine dell'incontro il presidente ha apprezzato l'intenzione espressa dal dott. Cosentino di proseguire neia rapporti di collaborazione avviati con le Associazioni profesisonali.

Di

 

Di.S.A.L.- Dirigenti Scuole Autonome e Libere

Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie – Ente qualificato dal Miur alla formazione

 

 

Milano, 23 novembre 2005

 

Al Ministro dell’Istruzione

dott.ssa Letizia Moratti

 

Al Direttore Generale del Personale

dott. Giuseppe Casentino

 

Proposte di modifica dell’art. 20 della bozza del CCNL dirigenti scolastici statali

 

1. In premessa ribadisco a nome della associazione le più preoccupate riserve per il permanere di un metodo di confronto sulle tematiche più spiccatamente professionali tutto appiattito sul piano sindacale.  Non si intende ovviamente contestare il protagonismo del  sindacato, insostituibile nel proprio campo di difesa del diritto del lavoro e del salario.  Proprio questa sua specificità convince DiSAL sulle riserve verso il permanere di indebite estensioni delle relazioni Ministero-sindacati ad aspetti tipicamente tecnico-professionali, quali anche le finalità e le modalità di valutazione dei dirigenti scolastici.

Ribadiamo quindi, unitamente all’altra associazione professionale dei dirigenti scolastici, che un corretto metodo di relazioni tra la Dirigenza scolastica e l’Amministrazione debba organizzarsi sui due soggetti esistenti: il Sindacato come polo contrattuale di tutela dei diritti e degli interessi, l’Associazione professionale come luogo deputato allo sviluppo ed alla difesa degli elementi culturali e professionali.

Per questa ragione DiSAL ha registrato con soddisfazione e collaborato attivamente alla costituzione del Forum delle Associazioni professionali di docenti e dirigenti scolastici.   Allo stesso modo abbiamo registrato e collaborato con favore al Gruppo di Lavoro sul SiVaDiS3 promosso dalla Direzione del Personale.  In realtà  il primo organismo è rimasto a tutt’oggi ai margini delle relazioni con l’Amministrazione.

 

2. In merito all’art. 20 della bozza del CCNL per la Dirigenza scolastica, a seguito di valutazioni già espresse sia nel Gruppo di lavoro ministeriale, sia nel comunicato DiSAL del  28 ottobre scorso, presento, a nome del gruppo  di dirigenti che ha collaborato, le modifiche riportate nel documento allegato, al preciso fine di collaborare a promuovere effettivamente una cultura della valutazione nelle scuole.

Resta comunque per noi valida la convinzione che una effettiva e non formale valutazione dei dirigenti scolastici, come delle altre figure professionali della scuola, si avrà solamente in un pieno regime di autonomia, dove i contratti di assunzione avvengano in forma autonoma appunto a livello della singola istituzione scolastica.

Ringraziando della attenzione porgo distinti saluti.

 

                                                                                        Il presidente

                                                                                   Roberto Pellegatta

 

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Art. 20             (Aggiunte o modifiche       soppressioni)

 

1. Il dirigente scolastico risponde, unitamente ai docenti e non docenti per le loro competenze, in ordine ai risultati della propria azione dirigenziale, tenuto conto delle competenze spettanti nell'assetto funzionale tipico delle istituzioni scolastiche.

 

2. L'amministrazione adotta preventivamente i criteri generali e le procedure che informano il sistema di valutazione, dandone informazione alle OO.SS. ed alle Associazioni professionali di categoria.

 

3. I criteri di cui al comma 2  saranno definiti all’interno dei limiti stabiliti dalle devono tener conto della correlazione tra le   direttive impartite,  dagli obiettivi assegnati per la specifica istituzione scolastica  gli obiettivi da perseguire e dalle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente poste a disposizione del dirigente,  restando comunque nell’ambito  tenuto altresì conto  degli obiettivi e delle finalità del POF dell’Istituzione medesima.

 

4. Il sistema di valutazione     (…)  privilegiando nella misura massima possibile l’utilizzazione di dati oggettivi ed assumendo come chiaro riferimento la situazione ed il contesto specifico dell’istituzione in cui opera il dirigente valutato.

 

5. (…). Il dirigente scolastico facente parte del nucleo deve avere almeno 10 anni di servizio nella qualifica di Capo di istituto e dirigente scolastico dello stesso settore formativo, aver frequentato e superato apposito corso di formazione e prestare servizio in provincia diversa da quella in cui insiste l’Istituzione cui è preposto il dirigente valutato. (…)

 

6. Tutti i dirigenti (…).

 

7. L’incarico di valutatore ha durata massima di sei anni non rinnovabili ed anche non consecutivi  è rinnovabile dopo una interruzione di due anni  e non da luogo ad esonero dal servizio.

 

8. La valutazione finale è formulata dal Direttore (…).

 

9. Il nucleo di valutazione (…)

 

10. La valutazione ha carattere pluriennale (…).


11. La valutazione può essere anticipata in base alla decisione (…).

 

12. Prima di procedere alla definitiva formalizzazione (…).

13. Avverso le determinazioni di cui al comma precedente (…).

 

14. I dirigenti che si trovano in altre posizioni di stato (…).

 

15 .Il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici di cui al presente articolo sarà oggetto di monitoraggio annuale da parte dell’Amministrazione. Degli esiti del monitoraggio viene data informativa alle OO.SS. ed alle Associazioni professionali di categoria.

 

16. La valutazione di cui al presente articolo ha inizio con l’avvio di percorsi valutativi individuati nelle competenti sedi per la funzione docente e per la funzione non docente. Fino all’inizio della valutazione prevista nel presente articolo le risorse saranno assegnate forfetariamente ai dirigenti scolastici.

 

 

 
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