DiSAL scrive al Ministro per il concorso Toscana


    Dirigenti Scuole Autonome e Libere

Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie  - Ente qualificato dal MIUR alla formazione

 

Milano, 5 marzo 2014  -  Comunicato stampa

 

Concorso Dirigenti scolastici Toscana: urge una soluzione al ‘pasticciaccio’

 

Ancora un'altra disastrosa conseguenza delle lacune di impostazione e delle pessime esperienze di gestione di quello che si è rivelato il peggiore concorso per dirigenti scolastici della storia dello Stato italiano.  L'annullamento delle prove concorsuali stabilito dal Consiglio di Stato il 3 marzo scorso ha come conseguenza l’annullamento di parte delle prove scritte e dei colloqui. I 106 dirigenti scolastici già in servizio, in quanto dichiarati vincitori del concorso, si vedono invalidato un contratto sottoscritto.

A pagarne le conseguenze, come accaduto in Lombardia, Abruzzo, Campania (e a suo tempo Sicilia) sono ancora una volta, con i 106 presidi, le comunità scolastiche con loro coinvolte,  private di una direzione scolastica certa, fondata, efficace e continuativa, a causa di una gestione poco qualificante delle procedure concorsuali da parte della Pubblica amministrazione.

C’è da augurarsi che la stessa Amministrazione pubblica provveda, a questo punto, ad individuare una soluzione politico-amministrativa al caso Toscana ispirata a tempestività, saggezza e correttezza formale, eventualmente seguendo la strada intrapresa per il concorso dirigenti in Sicilia.  Come chiesto da altri, occorre un provvedimento d’urgenza che salvi gli effetti giuridici degli atti compiuti finora dai dirigenti toscani interessati e stabilisca la loro permanenza pro tempore nell'incarico fino al compiuto rinnovamento delle prove concorsuali.

Di.S.A.L,, che ha seguito fin dagli inizi lo svolgersi di analoghe vicende concorsuali ripetutesi, purtroppo, in diverse regioni, vuole far sentire la propria solidarietà a colleghi toscani che,  senza averne responsabilità, subiscono i danni di questo caos amministrativo, ma farà di tutto per far presente ai responsabili dell’Amministrazione e della politica scolastica l’urgenza di una soluzione che salvaguardi, con tempestività e correttezza, gli interessi dei dirigenti implicati e del diritto delle comunità scolastiche ad una direzione efficace e continuativa.

 

Ufficio stampa

 

 

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Riportiamo di seguito la lettera inviata da DiSAL.

 

 

 

Dirigenti Scuole Autonome e Libere

 Associazione professionale dirigenti scuole statali e paritarie  - Ente qualificato dal MIUR alla formazione

 

Milano, 5 marzo 2014

Al Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca

e .p.c.

Al Capo Dipartimento all’Istruzione

Al Presidente della Regione Toscana

Al Direttore Scolastico Regionale per la Toscana

Ai Parlamentari delle Commissioni scuola di Camere e Senato

 

 

On. Ministro,

                     purtroppo assistiamo ad ancora un'altra triste conseguenza delle lacune di impostazione e delle imprecise esperienze di gestione di quello che si è rivelato il peggiore concorso per dirigenti scolastici della storia dello Stato italiano.   La sentenza del Consiglio di Stato (n. 990 depositata il 3 marzo 2014) relativa alle prove concorsuali per dirigente scolastico in Toscana ha come conseguenza l’annullamento di  tutte le operazioni concorsuali compiute fino al momento  indicato, così che parte delle prove scritte sono convalidate, altre no, mentre tutto il colloquio dello stesso concorso risulta da rifare.

                    Il tutto è complicato dal fatto che, in attesa che  la giustizia amministrativa espletasse il proprio corso, l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana aveva immesso in ruolo  i 106 presidi dichiarati vincitori del concorso, con la relativa autorizzazione del  Ministero dell’Economia e delle Finanze.

                   A pagare le conseguenze della sentenza, come già accaduto in Lombardia, Abruzzo, Campania (e a suo tempo Sicilia) sono ancora una volta, con i 106 presidi, le comunità educative con loro coinvolte, che vengono a trovarsi proiettate in una direzione delle proprie scuole incerta anzichè giuridicamente fondata, efficace e continuativa, a causa di una gestione imprecisa delle procedure concorsuali da parte della Pubblica amministrazione.

                   Ci auguriamo che la medesima Amministrazione Pubblica, meglio ispirata dalla responsabilità politica,  provveda ad individuare con la massima urgenza una soluzione che eventualmente segua la strada a suo tempo intrapresa per sanare l’analoga situazione verificatasi con il concorso per dirigenti  in Sicilia: un provvedimento d’urgenza che salvi gli effetti giuridici degli atti compiuti finora dai dirigenti scolastici toscani interessati e stabilisca la loro permanenza pro tempore nell'incarico fino al compiuto rinnovo delle prove concorsuali.

                    Di.S.A.L,, che ha sempre offerto collaborazione, fin dagli inizi, alla procedura concorsuale in oggetto, non solo ha espresso la propria solidarietà ai colleghi dirigenti toscani che,  senza averne responsabilità, subiscono i danni di questo caos amministrativo, ma chiede a Lei ed ai responsabili dell’Amministrazione di valutare una soluzione al caso Toscana che miri, altresì, con tempestività e correttezza, alla salvaguardia del diritto delle comunità scolastiche di avere una direzione efficace e continuativa.

 

        prof. Ezio Delfino

 

-         presidente  DiSAL   -

 

 

 

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